Un viaggio tra leggende, scoperte e turismo che ha reso questa terra una delle mete più amate del mondo.

Di Italiano alle Canarie

Quando sentiamo il nome Gran Canaria, è facile lasciarsi trasportare dalle immagini di spiagge dorate, paesaggi vulcanici e villaggi pittoreschi. Ma da dove viene il nome di quest’isola? Perché si chiama “Gran Canaria”? La risposta ci porta indietro nei secoli, in un viaggio tra esplorazioni, miti, colonizzazioni e suggestioni linguistiche.

Un nome che incuriosisce

Il nome “Gran Canaria” suscita spesso curiosità, soprattutto per l’aggettivo gran, che sembra alludere a una grandezza geografica che, a prima vista, potrebbe non sembrare giustificata: l’isola infatti non è né la più estesa né la più popolosa delle Canarie (Tenerife la supera in entrambe le classifiche). Tuttavia, le radici del nome affondano in una storia molto più simbolica e affascinante.

Secondo le fonti storiche, il primo a utilizzare il termine “Canaria” fu Plinio il Vecchio, nel I secolo d.C., riferendosi non a tutta l’isola ma a un luogo dove erano presenti molti cani di grossa taglia (canes in latino). Secondo questa interpretazione, il termine “Canaria” deriverebbe proprio dalla parola latina canis (cane), e fu originariamente associato a quella che oggi conosciamo come Gran Canaria.


Un’altra ipotesi, meno zoologica e più antropologica, sostiene che il nome derivi dal popolo preispanico che abitava l’isola, i Canarii, citati in alcune fonti romane. Questo popolo avrebbe dato il nome all’isola che, in seguito, avrebbe battezzato l’intero arcipelago: Islas Canarias.

L’aggettivo gran, aggiunto successivamente, pare essere una celebrazione dell’importanza strategica, militare e commerciale dell’isola nel periodo della conquista castigliana, avvenuta nel XV secolo. Gran Canaria fu teatro di una delle più lunghe e complesse campagne militari della corona di Castiglia per il controllo delle Canarie.

Crocevia tra oceani e imperi

La posizione geografica dell’isola, a metà strada tra Europa, Africa e Americhe, la rese una tappa fondamentale per le rotte navali dell’epoca moderna. Non è un caso che la capitale, Las Palmas de Gran Canaria, fondata nel 1478, sia diventata uno dei porti più importanti dell’Atlantico.

Uno degli esempi più noti del ruolo strategico dell’isola è legato a Cristoforo Colombo, che fece tappa a Gran Canaria in più di un’occasione durante i suoi viaggi verso il Nuovo Mondo. In particolare, nel suo primo viaggio del 1492, si fermò per riparare una delle sue navi a Las Palmas, dove oggi sorge la Casa de Colón, museo dedicato alla sua figura e alla storia delle esplorazioni.

Con il passare dei secoli, Gran Canaria si è affermata non solo come nodo commerciale, ma anche come crocevia culturale, riflettendo nella sua lingua, nella sua cucina e nelle sue tradizioni l’influenza di molteplici popoli e civilizzazioni: dai guanci e i canarii aborigeni, ai conquistadores spagnoli, fino alle comunità di emigranti che ancora oggi arricchiscono l’identità dell’isola.

Piccole e grandi curiosità

Non la più “gran” ma la più varia: Gran Canaria viene spesso descritta come un continente in miniatura, per la straordinaria varietà dei suoi paesaggi: deserti come le Dune di Maspalomas, boschi di pini sulle cime montane, villaggi coloniali, calette nascoste e aree urbane vivaci.

Una confusione storica: Alcuni storici suggeriscono che i cani citati da Plinio potrebbero in realtà essere foche monache, anticamente chiamate “cani marini”. Questo errore zoologico avrebbe poi generato il nome delle isole.

Las Palmas e il “Gran” titolo: La capitale Las Palmas de Gran Canaria è una delle due capitali ufficiali delle Canarie, insieme a Santa Cruz de Tenerife. Il titolo “Gran Canaria” è oggi parte del nome ufficiale per distinguerla da Las Palmas, in America Latina.

Uno stemma con i cani: Lo stemma ufficiale dell’isola (e dell’intero arcipelago) include ancora oggi due cani ai lati di uno scudo, a memoria dell’origine latina del nome.

Il presente: un paradiso turistico

Oggi Gran Canaria è, prima di tutto, una delle principali destinazioni turistiche d’Europa. Il suo clima mite tutto l’anno, le spiagge dorate, i resort moderni e i paesaggi naturali mozzafiato la rendono una meta irresistibile per milioni di visitatori. Ma non è solo mare e sole: accanto al turismo, esistono anche forme di espressione culturale, artigianato locale, percorsi escursionistici che completano l’offerta dell’isola. La sua vera “grandezza” non risiede nelle dimensioni geografiche, ma nella capacità di coniugare relax, accoglienza e diversità paesaggistica in un solo luogo.