Un’esperienza unica tra arte e biodiversità

Di Italiano alle Canarie

Nel cuore delle acque cristalline dell’isola di Lanzarote, al largo della costa sud di Playa Blanca, si trova una delle attrazioni più straordinarie e innovative dell’intero arcipelago canario: il Museo Atlántico. Inaugurato nel gennaio 2017, è il primo museo sottomarino d’Europa e dell’Oceano Atlantico, e rappresenta un perfetto connubio tra arte contemporanea, conservazione ambientale e turismo sostenibile. Quest’opera visionaria unisce profondità artistica, bellezza paesaggistica e impegno ecologico, creando un’esperienza unica e multisensoriale per chi la visita.

Un museo sotto il mare

Il Museo Atlántico è stato ideato dall’artista britannico Jason deCaires Taylor, noto in tutto il mondo per le sue installazioni subacquee in Messico, Bahamas, Grenada e altre località marittime. La sua opera si distingue per l’intento di fondere arte e natura, dando vita a sculture che evolvono nel tempo grazie all’interazione con l’ambiente marino. Il progetto di Lanzarote si sviluppa su una superficie sommersa di circa 2.500 metri quadrati, a una profondità compresa tra i 12 e i 14 metri, al largo della costa di Playa Blanca, in prossimità della baia di Las Coloradas.

Il sito ospita oltre 300 sculture a grandezza naturale, realizzate con materiali a pH neutro che favoriscono la colonizzazione da parte della fauna marina. Questi materiali sono stati selezionati appositamente per non alterare l’equilibrio dell’ecosistema circostante. Le opere, infatti, non sono solo oggetti estetici, ma diventano habitat artificiali e rifugi per specie marine, contribuendo alla biodiversità e alla rigenerazione dell’ecosistema sottomarino. Con il passare del tempo, le sculture si trasformano, assumendo colorazioni e forme nuove grazie alla presenza di alghe, spugne, molluschi e piccoli pesci.

Arte impegnata e simbolica


Le installazioni del museo affrontano temi sociali, politici e ambientali di grande attualità. Non si tratta di arte decorativa, ma di arte che stimola la riflessione e il dialogo. Tra le più emblematiche troviamo:

The Rubicon: un gruppo di 35 figure umane che cammina verso un muro sommerso, simbolo delle scelte collettive e della crisi ambientale. L’opera rappresenta la necessità di prendere coscienza dei limiti del nostro pianeta e del punto di non ritorno verso cui rischiamo di dirigerci.

The Raft of Lampedusa: ispirato al celebre dipinto di Géricault, rende omaggio ai migranti e riflette sulle tragedie del Mediterraneo, richiamando il dramma umanitario vissuto da milioni di persone in fuga da guerra e povertà.

The Human Gyre: una spirale di corpi umani che richiama il vortice di rifiuti plastici che galleggia negli oceani. L’opera vuole denunciare l’inquinamento marino e il consumo irresponsabile di plastica, promuovendo una maggiore consapevolezza ecologica.

Accessibilità e visite

Il museo è accessibile sia a subacquei esperti che a principianti. Numerosi centri diving, come Dive College Lanzarote, Rubicon Diving e Safari Diving, organizzano immersioni guidate o corsi introduttivi con esercitazioni in piscina prima dell’accesso al sito. L’esperienza subacquea è accompagnata da guide professionali che illustrano le opere e il loro significato, trasformando l’immersione in un vero e proprio viaggio culturale.

Tuttavia, a causa della profondità, lo snorkeling non consente una visione completa delle sculture, rendendo le immersioni subacquee l’unico modo per godere appieno dell’esperienza. Le visite si effettuano su prenotazione e sono soggette alle condizioni del mare, che possono influenzare la visibilità e la sicurezza. I prezzi variano in base all’esperienza: da circa 60 euro per i sub brevettati, fino a 140-150 euro per i principianti che seguono un corso introduttivo completo, comprensivo di lezione teorica, pratica in piscina e immersione nel sito.

Un impatto ambientale positivo

Il Museo Atlántico rappresenta un esempio virtuoso di come l’arte possa contribuire alla sensibilizzazione ecologica. Le sue strutture, infatti, non solo non danneggiano l’ambiente, ma lo arricchiscono. Le sculture fungono da barriera artificiale, attirando nuove specie marine e proteggendo le coste dall’erosione. Inoltre, promuovono una riflessione sulla relazione tra uomo e natura, spingendo i visitatori a un approccio più consapevole verso l’oceano.

Oltre all’impatto ecologico diretto, il museo ha generato un effetto positivo anche sul turismo sostenibile. Ha attirato l’interesse di subacquei da tutto il mondo, contribuendo alla destagionalizzazione del turismo a Lanzarote e promuovendo una forma di viaggio più rispettosa dell’ambiente e delle risorse locali. L’iniziativa ha anche stimolato l’economia dell’isola, incentivando la formazione di nuovi operatori turistici e l’offerta di servizi educativi e culturali legati al mare.

Conclusione

Visitare il Museo Atlántico non è solo un’attività turistica insolita, ma un’esperienza immersiva nel vero senso della parola. Significa entrare in un mondo sospeso tra arte e natura, tra denuncia sociale e speranza ecologica. Le profondità marine di Lanzarote diventano così un palcoscenico per riflettere su grandi temi dell’umanità e sulla necessità di proteggere il nostro pianeta.

Con questa straordinaria iniziativa, Lanzarote si conferma non solo una destinazione da sogno per gli amanti del mare, ma anche un laboratorio di innovazione culturale, sostenibilità ambientale e creatività artistica.