Il Comune apre alla partecipazione cittadina prima dell’approvazione definitiva del regolamento e del piano di gestione rifiuti 2025–2032

Di Italiano alle Canarie

Il Comune di Las Palmas de Gran Canaria sta ultimando la prima ordinanza comunale in materia di igiene urbana e un piano per la gestione dei rifiuti solidi urbani, con un obiettivo chiaro: migliorare la pulizia della città, promuovere il riciclo e responsabilizzare i cittadini. Il testo sarà sottoposto a un processo di partecipazione pubblica prima della sua approvazione definitiva.

Tra le misure previste, spiccano sanzioni da 750 euro per comportamenti quotidiani come gettare una sigaretta a terra o non raccogliere gli escrementi del proprio cane. Ma le multe possono salire vertiginosamente: l’abbandono di mobili o oggetti ingombranti in strada sarà considerato un’infrazione grave, con sanzioni fino a 100.000 euro. Nei casi più estremi, come lo sversamento di rifiuti pericolosi che mettano a rischio la salute pubblica o l’ambiente, la sanzione potrà arrivare fino a 3,5 milioni di euro.

La sindaca Carolina Darias ha definito il provvedimento “un importante passo avanti”, sottolineando la necessità di un cambio culturale nei comportamenti quotidiani. “Vogliamo modificare la piramide delle priorità, puntando sulla prevenzione e sul riciclo, per generare meno rifiuti e favorire un’economia circolare”, ha dichiarato.

La nuova regolamentazione mira a trasformare la gestione urbana dei rifiuti in un impegno collettivo: “La pulizia della città è responsabilità di tutti. Serve prevenzione prima dell’eliminazione e pratiche che obblighino chi produce rifiuti a ridurre il proprio impatto ambientale”, ha aggiunto la sindaca.

Darias ha ribadito che il futuro della città dipenderà dalle regole che oggi si mettono in campo. “Disporre finalmente di uno strumento normativo ci permette di disegnare una tabella di marcia per il miglioramento, con molte azioni concrete e un quadro di riferimento per avanzare”.


Anche il piano strategico, che coprirà il periodo 2025–2032, sarà aperto alla consultazione pubblica. L’obiettivo è raccogliere opinioni, individuare problemi e valutare alternative condivise.

Dalle intenzioni ai fatti: serve coerenza e applicazione reale

Letto nella sua interezza, il piano appare condivisibile. Le nuove regole e le sanzioni severe vanno nella giusta direzione, colmando un vuoto normativo e cercando di contrastare comportamenti incivili troppo diffusi. Il cambio di passo, almeno sulla carta, è evidente.

Tuttavia, quando entrano in gioco i grandi concetti – “economia circolare”, “nuova cultura urbana”, “ripensamento delle priorità” – emergono i primi interrogativi. La sindaca Darias insiste sull’inversione della piramide delle priorità, ma senza un piano operativo chiaro e senza un controllo capillare sul territorio, i buoni propositi rischiano di restare confinati nel perimetro delle dichiarazioni.

La città si trova in uno stato di degrado evidente, ed è sotto gli occhi di tutti, per quanto riguarda pulizia e manutenzione. È difficile chiedere un cambio di mentalità ai cittadini se prima non si garantisce un contesto urbano coerente, curato, sorvegliato e funzionante.

Le nuove norme, dunque, sono benvenute. Ma è sulla loro applicazione che si giocherà la credibilità dell’amministrazione. Occorre rafforzare i controlli, incrementare la pulizia urbana e dare finalmente corpo a quelle promesse che, come nel caso del MetroGuagua, restano ancora sospese.

Las Palmas non ha bisogno solo di regolamenti: ha bisogno di coerenza, visione e, soprattutto, risultati tangibili.