Una formula in crescita: viaggiare senza pagare l’affitto è davvero possibile?

Di Italiano alle Canarie

Alloggiare gratuitamente in case private in cambio di prendersene cura mentre i proprietari sono in viaggio: è questo il principio dell’house sitting, una pratica che sta prendendo piede anche alle Canarie.

Nel concreto, chi vuole candidarsi come house sitter deve iscriversi a una piattaforma online, creare un profilo dettagliato, fornire referenze e, in alcuni casi, pagare una quota annuale. Dopo aver completato il profilo, si possono consultare annunci pubblicati dai proprietari di casa, che specificano date, esigenze e responsabilità (ad esempio annaffiare piante, accudire animali, mantenere la casa in ordine). Se accettato, l’house sitter alloggia nella casa indicata per il periodo concordato, senza alcun esborso per l’affitto.

Attraverso piattaforme come TrustedHousesitters, Nomador o MindMyHouse, è possibile vivere per brevi periodi in abitazioni altrui senza pagare affitto, semplicemente occupandosi della casa, delle piante o degli animali domestici.

Questa modalità è sempre più utilizzata da viaggiatori e nomadi digitali in cerca di esperienze flessibili e sostenibili. Ma non solo: anche i residenti delle Canarie potrebbero cogliere questa opportunità, non come soluzione abitativa stabile, ma come forma di vacanza alternativa a basso costo.


Dalle isole verso il mondo

Chi vive alle Canarie e dispone di un po’ di flessibilità — ad esempio insegnanti, liberi professionisti o pensionati — può sfruttare questa formula per viaggiare gratuitamente in altre regioni o paesi. Una soluzione che, con un po’ di organizzazione, consente di alloggiare in destinazioni altrimenti costose come il Regno Unito, l’Italia, la Francia, la Spagna peninsulare o il Nord Europa.

In un momento in cui anche per i residenti canari andare in vacanza può risultare economicamente complicato, il house sitting apre un’alternativa concreta e inclusiva.

Un’opzione reale, ma non per tutti

È importante chiarire che il house sitting non è una risposta strutturale alla crisi abitativa. Non garantisce stabilità, né è disponibile ovunque o per lunghi periodi. Inoltre, richiede fiducia, referenze e una certa familiarità con le piattaforme online.

Alle Canarie, dove il costo della vita è cresciuto sensibilmente e trovare un affitto a lungo termine è sempre più difficile — anche a causa dell’espansione degli affitti turistici — questa proposta può apparire fuori contesto. Tuttavia, come esperienza temporanea o possibilità di scambio, rappresenta un’interessante alternativa da esplorare.

Un’opportunità da due lati

Mentre spesso si parla del house sitting come opportunità per chi arriva, vale la pena evidenziare che può diventare anche una risorsa per chi parte. In un arcipelago dove la disuguaglianza abitativa cresce e molti residenti si sentono schiacciati dalla pressione turistica e immobiliare, trovare nuove formule per uscire, viaggiare e scambiare può rappresentare un piccolo ma concreto segnale di libertà.

Insomma, con le giuste aspettative, anche un canario può usare l’house sitting per concedersi una vacanza senza costi di alloggio. Ed è forse questa, oggi, la declinazione più realistica dell’idea di “vivere gratis”.