Apparsa sul quotidiano El Día, un’inchiesta basata sul barometro “Planeta Propietario 2024” del Grupo Mutua Propietarios rivela un dato sorprendente: sempre più canari stanno valutando di lasciare l’Arcipelago per cercare una vita migliore altrove. Solo il 41% vuole restare: cresce, dunque, il desiderio di andarsene e cercare una nuova vita altrove
Andalusia la destinazione preferita
Di Italiano alle Canarie
Non bastano il clima mite, la bellezza paesaggistica o l’identità insulare: più della metà dei residenti delle Canarie preferirebbe vivere in un’altra comunità autonoma spagnola, secondo quanto emerge dal secondo barometro “Planeta Propietario” realizzato dal Grupo Mutua Propietarios. Solo il 41% degli intervistati canari afferma di voler rimanere nell’Arcipelago, una percentuale ben al di sotto della media nazionale del 67%.
Tra le regioni preferite dai canari spicca l’Andalusia, scelta dal 14% degli intervistati. Seguono la Catalogna (8%) e la Galizia (7%). All’estremo opposto, regioni come Aragón, Castilla-La Mancha, Comunidad Valenciana, Navarra o La Rioja non raggiungono nemmeno l’1% delle preferenze.
Una preferenza, quella per l’Andalusia, che sembra riflettere una certa affinità culturale e sociale con lo stile di vita canario: entrambe le regioni condividono indicatori socio-economici simili, ma proprio per questo la scelta rischia di somigliare a un salto dalla padella alla brace. Una migrazione più emotiva che razionale, in cerca di un equilibrio che altrove potrebbe rivelarsi altrettanto precario.
Una fuga silenziosa
Il barometro si basa su un campione di 2.334 persone maggiorenni, selezionate in modo da rappresentare proporzionalmente le diverse comunità autonome spagnole. L’indagine analizza il grado di soddisfazione rispetto al luogo di residenza.
Per Jose (nome di fantasia) giovane di Puerto de La Cruz (Tenerife), il problema è sistemico: «O le Canarie cambiano rotta o finiremo per andarcene tutti». Nella sua mente si fa sempre più concreta l’idea di trasferirsi a Granada, attratto dalla bellezza e dalla tranquillità del capoluogo andaluso. Le motivazioni? Carestia abitativa, aumento degli affitti, traffico congestionato e turismo eccessivo: «Camminare per il mio comune o visitare certi luoghi è diventato impossibile», spiega con amarezza.
Una scelta avventata e poco informata
Tuttavia, forse Jose non conosce davvero la realtà granadina. Anche Granada è colpita da una forte crisi abitativa, con affitti in crescita costante e scarsità di alloggi disponibili. Il turismo, anziché offrire respiro, soffoca: la città è un polo turistico di primo piano, affollata tutto l’anno, tra estate rovente e inverno culturale. Le temperature estive superano spesso i 40 °C e rendono la vita quotidiana opprimente. Quanto al lavoro, Granada non è certo un’oasi di opportunità: il mercato è fragile, precario, con alta disoccupazione giovanile e forte dipendenza dal settore turistico e universitario.
I giovani guardano oltre i confini
Interessante il dato relativo ai più giovani: il 41% degli spagnoli tra i 18 e i 24 anni vorrebbe trasferirsi all’estero. Complessivamente, il 27% degli spagnoli prenderebbe in considerazione l’idea di vivere fuori dai confini nazionali. L’Europa si conferma la destinazione preferita (18%), seguita a distanza da Nord America (3%), Sud America (2%), Asia e Africa (1% ciascuno).
Andalusia, la regina delle preferenze
Il sondaggio conferma che l’Andalusia è la comunità autonoma più amata di Spagna: prima scelta per chi sogna di trasferirsi, ma paradossalmente con indicatori macroeconomici simili, se non peggiori, rispetto alle Canarie. Disoccupazione strutturale, precarietà lavorativa, povertà diffusa e problemi abitativi sono elementi presenti anche nel contesto andaluso. Una scelta, dunque, che appare contraddittoria se si cerca davvero un salto di qualità nella propria condizione di vita. Ma si sa: in tempi di frustrazione sociale e precarietà esistenziale, non è la razionalità a guidare, bensì la fuga. Si confonde il cambiamento con il miglioramento e si finisce spesso per inseguire miraggi, più che soluzioni concrete.