Un parco da 1,1 milioni per la città… ma con l’amministrazione comunale (come sempre) in ritardo.
Di Italiano alle Canarie
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La Autorità Portuale di Las Palmas ha messo a gara i lavori per la prima fase del futuro Parco Urbano del Porto, che sorgerà lungo l’Avenida de los Consignatarios, nell’area precedentemente occupata dal parcheggio di Sagulpa. Si tratta di 11.528,85 metri quadrati che saranno trasformati in uno spazio verde, accessibile e multifunzionale, con zone di svago, aree sportive e giardini, seguendo criteri di sostenibilità ambientale, accessibilità e facilità di manutenzione.
Il valore della gara d’appalto è fissato in 1.137.347,07 euro, con un tempo di realizzazione previsto di cinque mesi a partire dall’inizio dei lavori.
Spazi inclusivi, sostenibili e connessi
Questa prima fase prevede la realizzazione di aree gioco inclusive, spazi sportivi e zone di sosta, insieme all’installazione di illuminazione efficiente, arredi urbani, sistemi di irrigazione e drenaggio, oltre a nuovi collegamenti pedonali per integrare il parco al contesto urbano.
Per ridurre l’impatto ambientale, saranno utilizzate specie vegetali autoctone a basso consumo idrico, come palme e arbusti adatti al clima locale. Queste piante favoriranno la biodiversità, miglioreranno la qualità dell’aria e garantiranno zone d’ombra. Il progetto include inoltre pavimentazioni permeabili e sistemi per la gestione efficiente delle acque piovane.
Accessibilità e sicurezza per tutti
Il parco è stato progettato per essere accessibile a tutte le persone, con percorsi larghi, superfici antiscivolo, segnaletica chiara e punti di sosta distribuiti strategicamente. I materiali scelti assicurano integrazione paesaggistica, resistenza e bassa manutenzione.
L’illuminazione sarà collocata in punti chiave per garantire la sicurezza senza generare inquinamento luminoso, proteggendo così l’habitat naturale.
Oltre a spazi ludici e sportivi, il parco offrirà aree di socializzazione pensate per utenti di ogni età, realizzate con materiali conformi alle normative di sicurezza.
Nessun sotterramento per ora
La presidente dell’Autorità Portuale, Beatriz Calzada, ha chiarito che il nuovo progetto non include il sotterramento della via di accesso dalla Plaza de Canarias alla zona sud del porto, opzione proposta in passato dal predecessore Luis Ibarra. Tale intervento, considerato irrealizzabile nel breve periodo, comporterebbe rischi per l’operatività portuale in caso di emergenza.
Vista la complessità dell’opera, che richiederebbe il coinvolgimento di Comune, Cabildo e Governo delle Canarie, l’Autorità Portuale ha deciso di procedere con questa prima fase, rendendo da subito fruibile uno spazio ricreativo alla cittadinanza.
Un nuovo studio sulla mobilità urbana, redatto dopo la revisione del progetto, è stato inviato alle tre istituzioni coinvolte. Cabildo e Governo delle Canarie hanno già fornito un riscontro, mentre il Comune di Las Palmas, a cui lo studio è stato trasmesso il 30 giugno, non ha ancora risposto.
Seconda fase in attesa del trasferimento delle navi umanitarie
Il completamento del parco è subordinato al trasferimento delle strutture della Croce Rossa e del Programma Alimentare Mondiale (PMA). Solo dopo tale operazione, l’intera area compresa tra Plaza de Canarias, il centro commerciale El Muelle, l’acquario Poema del Mar e le sedi delle organizzazioni umanitarie, diventerà parte del nuovo polmone verde cittadino.
Il costo stimato per il trasferimento è di quasi 11 milioni di euro. Sebbene inizialmente il Comune si fosse impegnato a coprire la spesa, ha successivamente riorganizzato i propri fondi, lasciando in sospeso l’intervento.
La presidente Calzada ha più volte richiesto pubblicamente al Comune di chiarire se intenda onorare l’impegno. In caso contrario, l’Autorità Portuale valuterà la possibilità di finanziare direttamente l’intervento, per completare la realizzazione del parco.
Un Comune in silenzio: il solito ritardo istituzionale
È quasi paradossale constatare che, nonostante siano trascorsi oltre 45 giorni dall’invio del progetto – ben oltre un termine ragionevole – il Comune di Las Palmas continua a non esprimersi. Un atteggiamento ormai ricorrente, che si ripete in numerosi contesti amministrativi.
Non si tratta solo di silenzio. Il travagliato progetto MetroGuagua, ad esempio, oggi simbolo del fallimento della mobilità cittadina, si è trasformato in un ritardo cronico: originariamente previsto per il 2021, è ora slittato al 2028, con un aumento dei costi di ben 70 milioni di euro.
Analogamente, il panorama urbano è segnato da opere lente, abitazioni sospese e burocrazia dominante, mentre il Comune difende la sua roadmap, la cittadinanza aspetta risultati visibili, che non arrivano.
Questo comportamento rende evidente una cultura amministrativa distante, poco trasparente e priva di slancio operativo — condotta che la sindaca Carolina Darias sembra orchestrare molto bene attraverso un silenzio prolungato e sistematico, ormai fin troppo familiare.