Un nuovo studio internazionale documenta 220 casi di estinzione
Di Italiano alle Canarie
Cos’è la Macaronesia
La Macaronesia è una regione biogeografica che comprende diversi arcipelaghi dell’Atlantico nord-orientale: Azzorre, Madeira, Isole Selvagge, Canarie e Capo Verde. Queste isole, di origine vulcanica, sono caratterizzate da un’eccezionale biodiversità e da un elevato numero di specie endemiche, molte delle quali non si trovano in nessun’altra parte del mondo.
L’allarme della ricerca
Un nuovo studio internazionale guidato dal cattedratico di Ecologia dell’Università di La Laguna, José María Fernández-Palacios, lancia un allarme: il 50% delle scomparse di specie endemiche in Macaronesia è direttamente collegato all’attività umana.
La ricerca, pubblicata sulla rivista PNAS Nexus, rappresenta la prima sintesi completa sulle estinzioni negli arcipelaghi di Azzorre, Madeira, Isole Selvagge, Canarie e Capo Verde, analizzando quando, dove e perché queste specie uniche sono scomparse.
I numeri dell’emergenza
220 casi di estinzione documentati.
Molluschi: 111 specie scomparse.
Artropodi: 55.
Uccelli: 27.
Rettili: 15.
Proporzionalmente, il colpo più duro riguarda gli uccelli (50% delle specie conosciute), seguiti dai mammiferi (43%) e dai rettili (28%).
Le Canarie in testa alle perdite
Le Canarie sono l’arcipelago più colpito, con 86 specie estinte, seguite da Capo Verde (58) e Madeira (57).
È importante distinguere però: il dato complessivo regionale attribuisce circa la metà delle estinzioni all’uomo, mentre nel caso delle Canarie la maggior parte delle perdite (67 specie, pari al 78%) è avvenuta prima dell’arrivo umano, soprattutto tra i molluschi terrestri.
Questo evidenzia che il peso dell’attività umana varia sensibilmente da arcipelago ad arcipelago. Diverso il caso di Capo Verde e Azzorre, dove le estinzioni sono quasi totalmente attribuite all’impatto umano: rispettivamente il 95% e il 100%.
Le cause
Il fattore umano: introduzione di specie invasive, distruzione degli habitat, sfruttamento e inquinamento hanno coinciso con la presenza dell’uomo, determinando la scomparsa di vertebrati, artropodi e piante vascolari (ossia le piante dotate di tessuti specializzati per il trasporto di acqua e nutrienti, come alberi, arbusti ed erbe).
Il fattore naturale: le estinzioni precedenti sono state causate soprattutto dai cambiamenti climatici e dai cicli glaciali pleistocenici.
Uno specchio globale
Il quadro emerso in Macaronesia rispecchia quanto accaduto in altri arcipelaghi vulcanici come Hawai, Galápagos o Mascaregne: ecosistemi fragili dove l’arrivo dell’uomo ha accelerato il collasso della biodiversità.
La Macaronesia, celebrata come paradiso naturale, si rivela un drammatico specchio del disastro globale. Dove arriva l’uomo, troppo spesso la vita scompare.