Il punto della situazione a oltre 4 anni di ritardo dalla prevista conclusione dell’opera

Di Italiano alle Canarie

Ormai la MetroGuagua di Las Palmas ha assunto i contorni di una comica ridicola senza fine, che mette a nudo tutte le criticità di gestione di questa città. I lavori erano partiti nel 2017 e dovevano essere conclusi nel 2021, ma oggi si parla del 2029 (Fonti: Comune di Las Palmas de Gran Canaria, Guaguas Municipales).: dodici anni per realizzare un progetto che doveva essere completato in quattro. Una vergogna assoluta che rappresenta in pieno l’incapacità e il fallimento di una pianificazione seria e responsabile.

Il sottopasso di Santa Catalina, elemento cruciale nel tracciato della futura MetroGuagua di Las Palmas de Gran Canaria, compie un anno di stallo mentre il Comune lavora a una nuova gara d’appalto che non ha ancora una data definita. L’infrastruttura avrebbe dovuto collegare Mesa y López con la zona del Porto attraverso la calle Eduardo Benot, ma i costi aggiuntivi e i problemi tecnici ne hanno rallentato l’avanzamento.

Un contratto annullato per i costi extra

Nell’agosto del 2024, Guaguas Municipales ha rescisso il contratto relativo al tratto n.7, dopo aver constatato che l’impresa appaltatrice richiedeva un investimento supplementare di oltre 8 milioni di euro per modificare il metodo costruttivo a causa dell’instabilità del terreno. L’aumento superava il limite legale del 50% del budget iniziale, costringendo così alla risoluzione del contratto. Da allora, il Comune cerca di riattivare l’opera con nuove condizioni, sebbene il trasferimento della gestione a Geursa (Sociedad Municipal de Gestión Urbanística di Las Palmas de Gran Canaria, la società municipale incaricata di progetti urbanistici) si sia bloccato per le divergenze con l’impresa riguardo all’indennizzo.


Tre fronti aperti

Il futuro della MetroGuagua dipende da tre snodi strategici di competenza comunale: riprendere i lavori della stazione finale e del centro di controllo a Hoya de La Plata, riorganizzare le corsie in avenida Rafael Cabrera e sbloccare il tunnel di Santa Catalina. A questi si aggiunge il tratto del fronte marittimo, che prevede lo spostamento dell’autostrada su terreni sottratti al mare e che dipende direttamente dal Governo delle Canarie, anche questo senza progressi concreti.

Scadenze sempre più lontane

In origine si prevedeva che la MetroGuagua fosse operativa nel 2021. Oggi, invece, le previsioni ufficiali si collocano tra il 2028 e il 2029, il che significherebbe un ritardo fino a otto anni. Il tunnel di Santa Catalina, in particolare, avrebbe dovuto essere completato nel gennaio 2023, ma la scoperta di impianti non previsti e le difficoltà geotecniche hanno allungato i tempi prima che i lavori venissero definitivamente sospesi.

Alternative allo studio

Di fronte alla mancanza di progressi, il Comune valuta già un percorso alternativo che consenta di aggirare il tratto del fronte marittimo e avviare comunque il sistema. Tuttavia, fino a quando non verranno sbloccati i tre punti sotto la responsabilità municipale, la MetroGuagua resterà un progetto incompiuto, segnato da ritardi, extracosti e incertezza sulla sua effettiva data di entrata in servizio.

Un film già visto che mette in mostra tutte le falle di un sistema amministrativo lento e inefficace, dove il cittadino paga l’incapacità politica. In tutta questa vicenda appare evidente la mancanza di uno studio di fattibilità accurato, non frettoloso o superficiale, che avrebbe potuto evitare questo scenario disastroso: una storia che resta il simbolo del malgoverno urbano della città.