Quando la tecnologia sostituisce la presenza: un sintomo dell’inerzia urbana
L’associazione dei commercianti “Zona Triana” ha richiesto alla Delegazione del Governo l’installazione di nuovi dispositivi di videosorveglianza nel centro storico-commerciale di Las Palmas de Gran Canaria, con l’obiettivo di rafforzare la sicurezza e tutelare meglio attività e cittadini.
La richiesta e le motivazioni
Nel documento inviato il 10 settembre al delegato del Governo nelle Isole Canarie, Anselmo Pestana, l’associazione evidenzia che, nonostante il rafforzamento della presenza delle forze dell’ordine, gli episodi delittuosi sono aumentati, generando forte preoccupazione tra commercianti e ristoratori. Molti di loro si sentono indifesi e, in alcuni casi, costretti a intervenire personalmente, rischiando la propria incolumità.
Le zone interessate e il ruolo del Comune
I negozianti propongono di installare telecamere nelle vie: Mayor de Triana, General Bravo, Cano e Francisco Gourié. Tuttavia, la Delegazione del Governo ha precisato che la richiesta deve essere formalmente presentata dal Comune. Per questo motivo, gli esercenti si sono rivolti anche all’ufficio competente, sollecitando un rafforzamento della vigilanza, che dovrebbe migliorare con l’arrivo di 45 nuovi agenti della Polizia Locale.
Videosorveglianza e sicurezza urbana
Durante l’estate la presenza delle forze di sicurezza era già aumentata nella zona, ma l’associazione Triana chiede che tale presidio sia accompagnato da sistemi di videosorveglianza, considerati uno strumento utile sia per la prevenzione sia per l’identificazione dei responsabili dei reati. «In molti casi le indagini hanno portato a risultati grazie alle immagini registrate da telecamere di negozi o da residenti che hanno avvisato la Polizia», si legge nella lettera, che sottolinea l’efficacia della videosorveglianza come deterrente e come mezzo per migliorare la sicurezza di cittadini e turisti.
La risposta istituzionale
Il Comune di Las Palmas de Gran Canaria ha già inoltrato alla Delegazione del Governo la richiesta di installare telecamere in diversi punti della città, tra cui il quartiere di Triana. Tuttavia, la proposta municipale si limita alla zona della confluenza tra la calle Muro e la piazza Alameda de Colón.
I dati della Polizia
Il rapporto della Polizia, a sostegno della richiesta, segnala un aumento delle denunce del 24% negli ultimi due anni, passando da 88 a 109 episodi. «Nel 2023 si era registrato un lieve calo, ma nel 2024 il numero è tornato a crescere in modo considerevole», evidenzia il documento. Tale incremento giustifica, secondo le autorità, la necessità di ampliare la rete di telecamere in un’area di grande passaggio, destinata a un ulteriore aumento della frequentazione con la futura riqualificazione urbana.
Riflessione critica
Si chiede più tecnologia, ma manca ancora la presenza reale. Le telecamere possono aiutare a individuare i colpevoli, ma non sostituiscono la sicurezza umana sul territorio. Il cuore commerciale della città, simbolo della sua vitalità urbana, non dovrebbe affidarsi soltanto a un occhio elettronico per sentirsi protetto. Servirebbe piuttosto una politica di presenza costante e di prevenzione, un impegno quotidiano da parte del Comune che, ancora una volta, sembra intervenire solo dopo le lamentele.
Appare inoltre evidente la burocrazia pervasiva che rallenta ogni passo: tra richieste del Comune, passaggi alla Delegazione del Governo e rapporti della Polizia, per installare qualche telecamera passeranno mesi.
Questa è la fotografia di un sistema amministrativo impantanato, dove la sicurezza resta sospesa in attesa di timbri e autorizzazioni. Intanto Triana aspetta.
Di Italiano alle Canarie