La criminalità fa un salto di qualità: non si ferma più alle strade, ma entra nelle case, violando la sicurezza domestica e minacciando la vita stessa dei residenti.
✍️ Italiano alle Canarie
Un episodio di terrore nel cuore di Las Palmas
Martedì sera, nel cuore del quartiere di Triana — quello che un tempo veniva chiamato il “salotto buono” di Las Palmas de Gran Canaria — un episodio di violenza brutale ha squarciato la quiete apparente di una zona che da tempo mostra segni di abbandono. In una casa di via Buenos Aires, un’anziana donna e i suoi due figli hanno vissuto minuti interminabili di terrore: due uomini (secondo alcune fonti, forse uno solo) hanno fatto irruzione nell’abitazione, li hanno aggrediti, legati e derubati, per poi appiccare un incendio che ha rischiato di trasformare la rapina in una tragedia irreparabile.
Solo la prontezza di un vicino, che ha allertato i vigili del fuoco dopo aver visto il fumo uscire dalle finestre, ha evitato il peggio. L’intervento immediato dei pompieri e della Polizia Nazionale ha permesso di salvare le vittime, trovate immobilizzate, in stato di shock e con ferite evidenti.
Indagini in corso e dettagli dell’aggressione
Le indagini, tuttora in corso, mirano a identificare i due aggressori — uomini di mezza età, presumibilmente residenti nelle isole — che, secondo le prime ricostruzioni, sarebbero entrati in casa bussando alla porta e, approfittando di un momento di disattenzione, entrarono nell’abitazione.
Una volta all’interno, hanno immobilizzato la famiglia, picchiandola brutalmente per ottenere informazioni su denaro e gioielli. Dopo aver saccheggiato quanto trovato, hanno rinchiuso le vittime in una stanza e appiccato il fuoco prima di fuggire.
Un figlio è stato trovato “semi-incosciente, sdraiato sul pavimento, legato con le mani davanti e con una ferita alla testa causata da un colpo”, mentre la madre giaceva a letto, disorientata e in preda al panico.
La Polizia ha raccolto le testimonianze e sta analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona e continua ad indagare.
Quello che colpisce di piu in questo situazione è il salto ormai conclamato dalla criminalità che entra nelle case con violenza, qualcosa di impensabile fino a qualche anno. Ma oltre alla violenza dei fatti, ciò che colpisce è la sensazione diffusa che Triana non sia più quel quartiere sicuro e vivibile di un tempo.
Un quartiere che si sente abbandonato
Non è la prima volta che si verificano episodi di violenza nella zona. Alla recente ondata di rapine nei negozi di Calle Triana e dintorni, ne sono seguite altre che hanno preso di mira i pedoni. Tutto questo in un’area urbana dove la presenza di agenti di polizia locale è scarsa e dove anche l’illuminazione stradale è oggetto di lamentele da parte di residenti e titolari di attività commerciali
La brutale rapina di via Buenos Aires è il sintomo di un problema più profondo: una città che non ha controllo del suo centro, lasciando che il cuore commerciale e storico di Las Palmas si trasformi in un territorio di paura e silenzioso abbandono.
Una narrazione che non regge alla prova dei fatti
Nonostante le rassicurazioni ufficiali delle istituzioni — con la sindaca Carolina Darias in prima linea nel ribadire che Las Palmas è tra le città più sicure di Spagna e che la criminalità sarebbe in diminuzione — i numeri raccontano una realtà più complessa. I dati ufficiali segnalano sì una lieve flessione generale dei reati, ma anche un aumento di alcune tipologie gravi, come le rapine e le aggressioni.
Ridurre tutto a un semplice slogan di sicurezza appare dunque un esercizio retorico che stride con i fatti. Episodi come quello di Triana mettono a nudo le contraddizioni di una città che, pur vantando statistiche rassicuranti per alcuni tipi di reato, vede crescere la paura reale tra i suoi cittadini. Una paura che non nasce dai numeri, ma dall’esperienza quotidiana di chi vive in quartieri sempre più vulnerabili e sempre meno protetti.