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Un terzo delle compravendite è realizzato da stranieri non residenti

La ministra della Casa e dell’Agenda Urbana, Isabel Rodríguez, ha espresso il proprio sostegno alla proposta del Governo delle Canarie di introdurre limiti all’acquisto di immobili da parte di stranieri non residenti nell’arcipelago. Lo ha annunciato il consigliere regionale del settore, Pablo Rodríguez, dopo l’incontro tenuto a Madrid.

Secondo una nota diffusa dalla Consejería delle Opere Pubbliche, Casa e Mobilità, la ministra ha accolto “la grande maggioranza” delle proposte avanzate per adattare il Piano Statale della Casa alla realtà specifica del territorio canario.

L’Esecutivo nazionale ha inoltre manifestato il proprio sostegno alla posizione delle Canarie davanti all’Unione Europea, con l’obiettivo di limitare gli acquisti immobiliari da parte di non residenti. Tale fenomeno, insieme alla crescita degli affitti turistici di breve durata, incrementa i prezzi, riduce l’offerta abitativa disponibile per la residenza stabile e mette a rischio la sostenibilità sociale del territorio, oltre al diritto dei residenti ad accedere a un alloggio dignitoso.

Il peso dei non residenti nel mercato immobiliare

Il consigliere Pablo Rodríguez ha ricordato che, negli ultimi anni, “un terzo delle compravendite nelle Canarie è stato realizzato da stranieri non residenti”. Ha sottolineato che, in un mercato caratterizzato da offerta limitata e domanda crescente, questo fenomeno ha un impatto diretto sulla possibilità per i residenti di sviluppare un progetto di vita e trovare una casa adeguata.


Ha inoltre evidenziato come il sostegno del Governo centrale confermi “la fattibilità e la necessità” della proposta, rafforzando il ruolo delle regioni ultraperiferiche nella definizione delle politiche abitative.

La nota ricorda anche la recente presentazione della questione alla Commissione delle Isole dell’Unione Europea, riunitasi a Barcellona, dove le Canarie hanno manifestato la propria preoccupazione per l’assenza di una strategia comunitaria aggiornata in materia di politica abitativa.

Le proposte presentate dal Governo delle Canarie

Nel documento illustrato all’Esecutivo centrale, il Governo delle Canarie ha proposto un quadro normativo che tuteli l’accesso alla casa per i residenti, riduca la vulnerabilità economica di famiglie e lavoratori e garantisca un equilibrio sostenibile tra attività economica, coesione sociale e diritto all’abitazione.

Per quanto riguarda il Piano Statale della Casa, il direttore dell’Istituto Canario della Casa (Icavi), Antonio Ortega, ha dichiarato che il Ministero ha accolto “l’80% delle proposte avanzate”. Ha aggiunto che la fase successiva sarà definire nel dettaglio l’applicazione di ciascuna misura. Inoltre, il Ministero ha chiesto alle Canarie di presentare la propria proposta sui criteri di riparto nella prossima Conferenza Settoriale, dove le comunità autonome esprimeranno il proprio voto.

Gli adeguamenti richiesti

Tra le osservazioni presentate nell’ottobre 2025 figurano:

– l’aggiornamento dei criteri di riparto dei fondi, basati ancora su parametri del 1991, per riflettere l’attuale realtà socioeconomica;

– il riconoscimento dei maggiori costi di costruzione nelle isole, dovuti a insularità, dispersione territoriale e logistica;

– la revisione delle soglie di reddito per accedere all’edilizia pubblica o agli aiuti;

– il finanziamento dei costi di gestione e amministrazione all’interno del Piano, per sostenere personale, procedure e monitoraggio;

– l’adozione di misure per contrastare la morosità negli affitti e garantire maggiore sicurezza giuridica ai proprietari.

Verso un modello più flessibile

Con queste proposte, il Governo delle Canarie punta a evitare che il Piano Statale mantenga un’impostazione uniforme, chiedendo invece un quadro flessibile e capace di rispondere alle specificità territoriali, soprattutto nelle regioni ultraperiferiche.

Secondo la Consejería, il sostegno espresso dal Ministero rafforza l’obiettivo del Governo regionale di trasformare tali proposte in misure concrete: più alloggi pubblici accessibili, politiche mirate e strumenti che garantiscano il diritto a un’abitazione dignitosa per tutti i residenti dell’arcipelago.