12179859_498624893632046_1391462522_nSecondo i dati forniti dalla Real Federación Española de Salvamento y Socorrismo, le isole Canarie nel 2015 hanno registrato un annegamento ogni sei giorni, il secondo tasso più alto per ogni località della Spagna, e una delle principali cause di morte in una popolazione che peraltro sta molto bene.

Nelle spiagge delle Canarie durante il 2015 sono annegate 62 persone, sono proprio troppe.

Quindi incominciamo col dirvi di fare la massima attenzione a due dei rischi principali che si corrono facendo il bagno qui nell’oceano: lo choc per l’acqua fredda e la risacca. Uomo avvisato mezzo salvato.

Grafica da www.uslaser.org adattamento di Cristiano Collina
Grafica da www.uslaser.org adattamento di Cristiano Collina

Cold Water Shock

La gente non riesce a rendersi conto che lo choc per l’acqua fredda può colpire anche con temperature dell’acqua superiori ai 25°C. Non è solo il fatto che l’acqua è freschina ad essere pericoloso.

In pericolo è anche più pronunciato quando le persone sono già accaldate, come succede spesso qui in Tenerife dopo aver preso il sole, e in questo caso ci si può trovare in difficoltà anche dopo solo cinque minuti che si sta nell’acqua.


Alcuni sono molto sensibili all’acqua fredda, e questo fatto aumenta con l’età, e ciò può spiegare perché molte di queste morti, o incidenti che hanno rischiato di essere mortali, coinvolgono persone di mezza età o anche più vecchie.

Anche le persone che non hanno una particolare sensibilità per l’acqua fredda possono incorrere in questi problemi dopo aver assunto alcolici.

Anche in piena estate, la temperatura dell’acqua del mare nelle Canarie non supera praticamente mai i 24°, cioè un grado sotto il limite di sicurezza. Quindi, tecnicamente, l’acqua è sempre fredda e i bagnanti possono trovarsi molto rapidamente in difficoltà.

Per entrare nello specifico sui sintomi: la normale temperatura del corpo è 37º; quando la temperatura corporea si abbassa verso i 36° cominciano i brividi; successivamente se poi si scende a toccare i 34,5°C circa, iniziano a manifestarsi problemi di amnesia e coordinazione dei movimenti, a 30º si perdono i sensi, e a circa 26ºC… si muore, normalmente per arresto cardiaco, e siamo ancora 2º/4º sopra rispetto alle nostre normali temperature dell’acqua in alta stagione!

Logicamente non si vuole affatto consigliare di non mettere i piedi in acqua!

Solo vogliamo che vi rendiate conto dei pericoli, non lasciate le zone sicure, non rimanete molto tempo in acqua dopo aver preso il sole o aver bevuto, e quando fate una nuotata fatelo soltanto se il mare è calmo.

Foto da www.inmeteo.net
Foto da www.inmeteo.net

Risacca

L’altra causa responsabile di numerosi annegamenti è che le spiagge sono spesso soggette a fenomeni di forte risacca. Va particolarmente segnalato Callao Salvaje, dove è presente una ripida scarpata e un effetto risacca costante, il che vuol dire che si può facilmente sentire l’effetto risacca quando si cerca di uscire dal mare anche se l’acqua ti arriva solo fino alle ginocchia. Callao Salvaje non è l’unico caso, sebbene sia insolito, ma molto spesso la risacca è il risultato della combinazione di marea e dei fattori topografici.

È un pericolo molto serio, ed è importante riuscire a individuare i segni, e sapere come uscire dai guai se uno ci capita dentro senz’accorgersene.

Foto da www.inmeteo.net
Foto da www.inmeteo.net

Nelle fotografie vengono illustrate perfettamente come può manifestarsi la risacca.

Notate lo spazio che intercorre fra le bianche creste delle onde dove la corrente porta verso il basso e di nuovo verso il mare anche quando l’onda si sta dirigendo verso la costa.

Spesso questo non si vede, purtroppo, e allora chiunque ci caschi dentro è a rischio, soprattutto rischia di annegare sfinito dopo aver cercato di nuotare controcorrente opponendosi alla marea.

Questo è sbagliatissimo come dicono i bagnini. Mai cercare di nuotare dritto verso la costa quando vieni portato al largo al mare. Devi piuttosto cercare di nuotare parallelo alla linea di costa.

La maggior parte dei bagnanti normali non riuscirebbero mai a vincere una forte risacca combattendola a capofitto, ma si sa che la maggior parte delle correnti di risacca non superano una larghezza di 10 m.

Quindi, nuotando ad angolo retto rispetto ad esse, e lungo la costa piuttosto che verso la costa, significa che in pochi minuti sarai fuori dal flusso della risacca, pur restando ancora nel mare.

A questo punto basterà girarsi a nuotare verso la spiaggia, oltretutto aiutati dalle normali onde.