Schermata 2016-07-23 alle 16.13.31Amaro Pargo, storia del corsaro gentiluomo

di Magda Altman

Sono trascorsi quasi 270 anni dalla morte di Amaro Pargo ma ancora il suo nome riecheggia nelle isole Canarie come quello di un uomo mai dimenticato.

La sua incredibile vita si svolse in epoca lontana, quando i mari erano solcati da navi che sventolavano bandiere nere con teschio e ossa incrociate, che gettavano nel terrore le tranquille popolazioni delle isole.

I pirati saccheggiavano navi, attaccavano villaggi per rubare il bestiame e rapire gli abitanti per rivenderli come schiavi.

Nel 1779 il re Carlo III, esasperato dai continui attacchi di una pirateria divenuta ormai organizzata, decise di assoldare uomini con imbarcazioni e munizioni come risposta alle navi nemiche.


Corsari veri e propri, autorizzati dal re, che avevano il permesso di saccheggiare a loro volta i pirati, impadronirsi delle loro navi e consegnare i prigionieri al governatore.

Santa Cruz de Tenerife nel 1780 intratteneva importanti rapporti commerciali con le Indie che fruttavano congrui guadagni; il conte di Floridablanca invitò così i nativi delle isole ad armarsi per proteggere dalla minaccia dei temibili pirati inglesi la preziosa rotta commerciale.

Uno dei corsari che fecero la storia di quell’epoca fu Amaro Pargo, nato a La Laguna di Tenerife nel 1678.

Arruolato giovanissimo nelle galere reali, Amaro Pargo dimostrò fin da subito di possedere la stoffa marinaresca quando, con un suo prezioso consiglio nel corso di un combattimento, permise al suo capitano di catturare un pirata e tutta la sua flotta.

Da quel momento il corsaro canario godette di stima e fiducia da parte di tutta la comunità.

La sua flotta, composta da 9 imbarcazioni, era nota per la massiccia artiglieria di cui disponeva.

Amaro Pargo si occupò della difesa dagli attacchi dei pirati, di portare a termine rotte commerciali di schiavi e prodotti preziosi con le Indie, l’Italia, l’Inghilterra e le Americhe.

Divenne ben presto non solo famoso ma anche molto ricco: gioielli, denaro, 60 case e numerosi possedimenti terrieri.

Ma buona parte dei suoi beni li destinò ai più bisognosi e alla costruzione di chiese e luoghi di culto cristiano.

Amaro Pargo ebbe anche numerosi figli, di cui uno a La Avana, Cuba, di cui si occupò economicamente durante tutto il corso della sua vita.

Morto nel 1747 all’età di 69 anni, fu onorato con un solenne funerale a La Laguna e venne sepolto nella tomba di famiglia.

Nel 2013 il suo corpo venne riesumato per permettere agli studiosi di ricostruirne il volto da utilizzare per un busto commemorativo e, curiosamente, per un anacronistico videogioco.

Ma quello che gli archeologi scoprirono durante la riesumazione fu ancora più bizzarro.

Sotto la lapide venne trovata una cripta contenente le ossa di 9 persone, 8 delle quali facenti parte della sua discendenza e una riconosciuta come il suo fedele schiavo nero Christopher Lynch.

Amaro Pargo, piccolo uomo di esile struttura, fu un personaggio di grande statura morale, ancora oggi amato e ricordato dalla popolazione canaria come il corsaro gentiluomo.