Di Italiano alle Canarie
Dal cuore pulsante di Playa del Inglés, nel sud di Gran Canaria, ogni anno Maspalomas si trasforma in un arcobaleno vivente. Ma il Maspalomas Pride è molto più di una festa: è un simbolo di visibilità, orgoglio e libertà, che ha saputo conquistare un posto tra i principali eventi LGBTQ+ d’Europa. Con la sua miscela inconfondibile di energia, cultura e attivismo, rappresenta un’esperienza unica per chiunque vi partecipi. Scopriamo insieme la sua storia, la sua evoluzione e il suo significato culturale, sociale ed economico.
Le origini: come tutto è cominciato
Il Maspalomas Pride nasce nel 2001 su iniziativa dell’associazione Freedom, con l’obiettivo di creare uno spazio di celebrazione e visibilità per la comunità LGBTQ+ nell’arcipelago canario. L’evento fu pensato non solo come una risposta alla crescente richiesta di spazi inclusivi, ma anche come un ponte tra la comunità locale e il turismo internazionale. Fin da subito, il contesto aperto e cosmopolita di Gran Canaria, già noto per la sua accoglienza verso il turismo queer, ha favorito una rapida crescita dell’evento.
Negli anni, ciò che inizialmente era una manifestazione modesta organizzata con risorse limitate, è diventata una kermesse internazionale che oggi attira oltre 200.000 visitatori da tutto il mondo. La presenza marcata di pubblico europeo (soprattutto tedesco, britannico, olandese, italiano e spagnolo peninsulare) testimonia il richiamo globale della manifestazione. Il successo del Pride ha ispirato anche eventi simili in altre isole delle Canarie, consolidando l’arcipelago come polo di riferimento per il turismo LGBTQ+.
Un appuntamento fisso a maggio
Il Pride si tiene ogni anno nella prima metà di maggio, sfruttando il clima mite e soleggiato delle Canarie, ideale per attività all’aperto e per attrarre viaggiatori in bassa stagione. Le celebrazioni si snodano nell’arco di 10–11 giorni, culminando con la spettacolare Parata dell’Orgoglio, in cui carri allegorici, artisti e migliaia di partecipanti sfilano tra musica, danza e travestimenti spettacolari.
Il calendario è ricco di eventi che si svolgono in diversi luoghi della località: dal centro commerciale Yumbo Center, che ospita i concerti e gli spettacoli principali, alle spiagge che diventano teatro di feste e incontri. Ogni edizione include anche appuntamenti ufficiali e momenti di commemorazione, unendo il divertimento all’impegno sociale.
Il Maspalomas Pride movimenta ogni anno una quantità notevole di denaro, con un impatto diretto e indiretto sull’economia locale. Alberghi, ristoranti, taxi, negozi e attività culturali registrano durante l’evento un incremento significativo di fatturato. Questo rende il Pride una manifestazione irrinunciabile per l’economia turistica dell’isola, contribuendo al suo consolidamento come punto di riferimento internazionale.
Costumi, creatività e simboli
Una delle caratteristiche più iconiche del Maspalomas Pride sono i costumi e le mise stravaganti che colorano le strade. Drag queen in abiti luccicanti, bandiere arcobaleno ovunque, glitter, piume, body painting e accessori eccentrici raccontano non solo un’estetica festosa, ma anche una forma di liberazione espressiva e di rivendicazione identitaria.
Il Pride diventa così anche un palcoscenico per le forme artistiche e performative legate alla cultura queer, con spettacoli, esibizioni dal vivo, DJ internazionali, concorsi di bellezza drag e performance teatrali. Gli outfit spesso raccontano storie, temi politici o ironici, e contribuiscono a creare un senso di appartenenza e creatività condivisa. Anche la scelta dei colori, dei materiali e delle musiche è parte integrante del messaggio inclusivo che il Pride intende trasmettere.
Un evento che parla di diritti
Oltre alla dimensione festiva, il Maspalomas Pride conserva un’anima profondamente politica e sociale. Durante la settimana, si svolgono dibattiti, presentazioni di libri, incontri con attivisti e momenti commemorativi in memoria delle vittime di discriminazione e violenza omofobica. Spesso vengono invitati ospiti istituzionali e rappresentanti delle associazioni per i diritti civili, dando voce a tematiche come il matrimonio egualitario, l’adozione da parte di coppie omosessuali e la lotta contro l’omotransfobia.
Gran Canaria, destinazione LGBTQ+
Gran Canaria è ormai riconosciuta come una delle destinazioni più LGBTQ+ friendly del mondo. La zona di Playa del Inglés e il vicino Yumbo Center (il cuore del Pride) ospitano tutto l’anno bar, club, hotel e strutture dedicate al turismo gay. Questa accoglienza ha trasformato l’isola in un modello di integrazione e convivenza.
La politica turistica dell’isola ha puntato molto sull’inclusività, con campagne promozionali mirate e il supporto di enti locali e imprese private. Questa sinergia tra pubblico e privato ha permesso a Gran Canaria di costruire una reputazione solida e coerente nel tempo. Molti viaggiatori LGBTQ+ scelgono l’isola non solo per il Pride, ma per viverla tutto l’anno come luogo sicuro, accogliente e culturalmente vibrante.
Anche da un punto di vista economico, l’importanza del Pride per l’intero indotto turistico è ormai riconosciuta dalle autorità locali e dagli imprenditori del settore. Le ricadute positive sono tangibili e contribuiscono a rafforzare un’identità territoriale aperta, dinamica e inclusiva.
Conclusione
Il Maspalomas Pride rappresenta molto più di una semplice festa: è un evento sociale, culturale ed economico di rilievo che racconta l’evoluzione della comunità LGBTQ+ e dell’identità stessa di Gran Canaria. Unisce celebrazione e attivismo, diventando esempio concreto di come inclusione e libertà possano fiorire attraverso il dialogo e la partecipazione.
Il Pride continua a essere un appuntamento irrinunciabile. Per i partecipanti, è un’esperienza di gioia e condivisione; per l’isola, un volano economico strategico che consolida ogni anno la sua posizione di riferimento nel turismo internazionale LGBTQ+, fondendo intrattenimento, diritti e crescita.