Una pista verso l’autonomia del sud turistico

Di Italiano alle Canarie

È un’infrastruttura poco conosciuta, persino tra i canari. Ma il giorno in cui la capitale economica delle Canarie vorrà emanciparsi da Las Palmas, basterà asfaltare altri 1.000 metri di pista e installare alcuni moduli prefabbricati per creare una terminale per voli charter: un’idea già prevista in origine. Grazie alle recenti iniziative del gruppo di governo Agrupación de Vecinos-Partido Popular (AV-PP) e Coalición Canaria (CC), da questo mese di maggio l’Aerodromo di Maspalomas compare ufficialmente sulle mappe digitali del traffico aereo, rinnovando così il suo ruolo strategico nel sud turistico di Gran Canaria. Un dato rilevante per gli abitanti dell’isola meridionale, considerando che 7 euro su 10 generati nell’economia canaria provengono proprio da quest’area.

Un riconoscimento ufficiale

Da maggio, l’Aerodromo di Maspalomas (codice ICAO: GCLB) è registrato nei principali portali digitali di navigazione aerea, affermandosi come spazio pienamente integrato nell’infrastruttura aeroportuale di Gran Canaria. Sebbene fosse operativo da decenni, la sua inclusione ufficiale nelle piattaforme specializzate rappresenta un passaggio simbolico e strategico per una struttura che ha accompagnato lo sviluppo turistico del sud dell’isola sin dagli anni ’70.

Una posizione privilegiata tra mare e motori

Situato nel comune di San Bartolomé de Tirajana, tra il mare e il circuito automobilistico di Maspalomas, l’aerodromo è da sempre un’infrastruttura discreta ma strategica. Sorge su terreni del Condado de la Vega Grande de Guadalupe e risale al 1969, quando il Real Aeroclub di Gran Canaria firmò un accordo di utilizzo per 50 anni. L’inaugurazione ufficiale avvenne il 13 giugno 1970, aprendo una vera e propria finestra verso il cielo nel cuore di una zona destinata a diventare il motore turistico dell’arcipelago.


Polifunzionalità e servizio pubblico

Oggi l’aerodromo dispone di una pista asfaltata di 800 metri, hangar, frequenza radio propria e servizi di rifornimento. È una risorsa polivalente: ospita attività di ultraleggeri, elicotteri, paracadutismo, aerei ad ala fissa ed è sede di una scuola di volo. Inoltre, il Governo delle Canarie lo utilizza come base per le operazioni aeree antincendio, aggiungendo una fondamentale funzione di servizio pubblico.

Clima ideale e flessibilità operativa

Il clima caldo e secco, con una media di 259 giorni di cielo sereno all’anno, lo rende perfetto per la formazione dei piloti e per il volo ricreativo. Sebbene privo di un servizio ATC (controllo del traffico aereo), è inserito nel CTR (spazio controllato) dell’aeroporto di Gando e funziona come aerodromo non controllato, facilitando operazioni leggere e flessibili che sarebbero più complesse altrove.

Un frammento di storia dell’aviazione

L’aerodromo custodisce anche un pezzo affascinante della storia dell’aviazione: il maestoso Douglas DC-7, esposto permanentemente nei suoi spazi. Questo aereo storico, donato dalla compagnia Spantax nel 1979, fu trasportato da Gando in un’operazione via mare che richiese il complesso smontaggio dei motori e l’uso di galleggianti. Il suo arrivo fu un evento memorabile e oggi rappresenta un’icona visibile del passato romantico dell’aviazione commerciale.

Uno spazio attivo e proiettato al futuro

Con la sua nuova visibilità sulle mappe digitali e un’operatività ben consolidata, l’Aerodromo di Maspalomas si afferma come uno spazio vivo, carico di storia e con uno sguardo rivolto al futuro. Non è più solo un luogo per appassionati del volo, ma una componente essenziale del tessuto turistico e logistico del sud di Gran Canaria, che continua a trovare nuovi modi per spiccare il volo.