L’associazione Canarios Sin Alas: chiede l’attuazione immediata di progetti come la OSP Madrid-Lanzarote, bloccata dal 2023

Di Italiano alle Canarie

Un volo andata e ritorno tra Gran Canaria e Siviglia durante il ponte del Día de Canarias può arrivare a costare quasi 300 euro per un residente, e superare i 1.000 euro per chi non ha diritto allo sconto. Prezzi che, soprattutto nei periodi festivi, rendono sempre più difficile mantenere una connessione accessibile tra le Isole Canarie e la Penisola. La questione non riguarda solo il turismo, ma incide direttamente sulla qualità della vita dei cittadini insulari, limitando la possibilità di spostarsi per motivi familiari, lavorativi o di studio.

È quanto denuncia Tomás Hernández, portavoce dell’associazione Canarios Sin Alas, che invoca “chiarezza, impegno e un’azione politica reale” di fronte a un problema che definisce intrappolato “nell’eterno cassetto delle amministrazioni pubbliche”.

Sconti che non bastanoSecondo l’associazione, lo sconto del 75% per i residenti non ha portato a un effettivo risparmio, poiché le compagnie aeree hanno aumentato le tariffe base, soprattutto in date critiche come Natale o Pasqua. La misura, sebbene nata con l’intento di garantire l’uguaglianza territoriale e compensare la condizione di insularità, si è trasformata in uno strumento inefficace, o peggio, in un alibi per l’incremento generalizzato delle tariffe.

“Sembra che in estate la situazione fosse leggermente migliorata grazie all’aumento dei posti disponibili, ma tutto è tornato alla terribile normalità. Per molte famiglie con figli o con risorse limitate, volare in quei periodi è semplicemente impossibile, e spesso si è costretti a scegliere voli infrasettimanali, con il rischio che i bambini debbano perdere giorni di scuola”, sottolinea Hernández.


Una proposta: aumentare lo sconto?Alcune agenzie di viaggio nelle Baleari hanno suggerito di alzare lo sconto all’80%. Tuttavia, Canarios Sin Alas ritiene che la misura non sarà efficace se non sarà accompagnata da meccanismi di controllo sui prezzi effettivi. Senza un sistema di vigilanza trasparente, le compagnie aeree continueranno a stabilire i prezzi base in modo arbitrario, vanificando ogni beneficio per il consumatore.

L’aumento all’’80% non farà la differenza se le compagnie continueranno ad alzare i prezzi base. Servono misure strutturali e regolate, non semplici cerotti, avverte l’associazione. “È necessario un osservatorio indipendente che analizzi l’evoluzione delle tariffe e intervenga in caso di abusi”.

Promesse ferme al paloHernández ricorda che molte proposte istituzionali — come la dichiarazione di Obligatorietà di Servizio Pubblico (OSP) su determinate tratte o l’introduzione di un tetto massimo alle tariffe nei periodi festivi — non sono mai state sviluppate né giustificate pubblicamente. La tratta Madrid-Lanzarote, che era stata oggetto di un volo sperimentale nel 2023, è ancora oggi bloccata senza alcuna comunicazione ufficiale.

“Non capiamo perché tutto resti bloccato. Se si tratta di progetti irrealizzabili, che lo dicano. Ma non si può tenere una promessa sospesa per anni senza alcuna spiegazione”, affermano dall’associazione.

Isolamento crescente e perdita di radiciL’associazione precisa di non voler creare conflitti, ma di chiedere risposte e impegno concreto per una situazione che, denunciano, sta provocando un crescente isolamento e una perdita di legame con le isole per i canari residenti nella Penisola. Il diritto alla mobilità, sancito dall’Unione Europea e dalla Costituzione spagnola, non può essere una concessione condizionata dai picchi di mercato.

Molte famiglie non riescono a fare ritorno alle Canarie da anni. Non si tratta di chiedere l’impossibile, ma almeno di dare attuazione alle proposte già approvate o, in caso contrario, fornire spiegazioni chiare sui motivi dell’inattività. La cittadinanza ha il diritto di essere informata. Serve interrompere la logica del rinvio e avviare un ascolto istituzionale reale e coerente con gli impegni assunti.