Stipendi più alti della sindaca, zero autocritica sulla gestione. Intanto, l’emergenza abitativa e sociale resta senza risposte.

Di Italiano alle Canarie

Aumenti a cinque cifre per nove dirigenti

Il Comune di Las Palmas de Gran Canaria ha approvato un aumento salariale per i funzionari apicali con abilitazione nazionale, giustificato – a detta dell’amministrazione – dalla necessità di rendere più attrattivi dei posti rimasti vacanti nei recenti concorsi pubblici. Nove figure dirigenziali beneficeranno dell’incremento: quattro riceveranno 11.278,22 euro in più all’anno, le altre cinque 10.150,68 euro. Tutti loro guadagneranno ora più della sindaca Carolina Darias, che percepisce 72.828 euro lordi annui.

Si tratta di un aumento medio dell’11%, che porterà gli stipendi annuali dei funzionari del primo gruppo a oltre 113.000 euro lordi (circa 5.550 euro netti al mese) e quelli del secondo gruppo a più di 105.000 euro lordi (circa 5.100 euro netti al mese).

Una giustificazione che non regge

Il Comune motiva l’aumento con la “scarsa attrattiva” di questi incarichi, ritenuti fondamentali per l’amministrazione. Di recente, infatti, nessuno si è candidato per il ruolo di vice-interventore, mentre per la segreteria del Pleno si sono presentati solo tre candidati, due dei quali con pochissima esperienza.


Nell’analisi allegata all’atto si sottolinea che l’unico elemento su cui l’amministrazione ha margine di manovra è la retribuzione, mentre altri fattori come l’insularità o la localizzazione geografica sono considerati secondari. Gli aumenti vengono inoltre giustificati con un sistema retributivo locale ormai “superato” rispetto agli oneri e responsabilità attuali.

Tuttavia, le motivazioni fornite dal Comune appaiono quantomeno deboli, se non ridicole, soprattutto se si considera che riguardano posizioni già molto ben retribuite. Attribuire la mancanza di candidati esclusivamente alla questione salariale, ignorando fattori come la pianificazione, la gestione delle risorse umane, o un possibile malessere diffuso nel settore pubblico locale, evidenzia una carenza strutturale nella capacità gestionale ed esecutiva dell’amministrazione.

Critiche sindacali e accuse pesanti

Non sono mancate polemiche. Il sindacato Intersindical Canaria ha denunciato irregolarità nell’iter amministrativo, accusando l’assessora al personale Esther Lidia Martín di aver portato la proposta in Giunta con una certificazione “manipolata” della riunione negoziale con i sindacati. Il Comune ha respinto le accuse, parlando di “accuse infondate e lesive”, e ha difeso il proprio operato e quello dei funzionari coinvolti.

Un commento critico

In un contesto in cui si lamenta carenza di risorse per i servizi pubblici, l’aumento degli stipendi per i dirigenti – già ben retribuiti – appare come una scelta poco coerente e difficilmente giustificabile agli occhi della cittadinanza.

Per comprendere il divario: lo stipendio medio lordo mensile in Spagna è di circa 2.000 euro, e nelle Isole Canarie scende a circa 1.600 euro. A fronte di questi dati, i dirigenti premiati dal Comune percepiranno oltre 5.000 euro netti al mese, ovvero più del triplo rispetto al cittadino medio.

Mentre si chiedono sacrifici e aumenti di tasse alla popolazione, si premiano con generosità posizioni di vertice. Un segnale evidente di disconnessione tra l’amministrazione e le reali priorità di una città che affronta emergenze abitative, sanitarie e sociali.