✍️ Italiano alle Canarie
Un fenomeno in crescita tra necessità e prezzi ai massimi
Il periodo natalizio, l’inizio del nuovo anno e il rientro scolastico di settembre rappresentano momenti delicati per i bilanci familiari. Sono proprio queste le fasi in cui molti residenti scelgono di vendere o impegnare i propri gioielli per ottenere liquidità immediata.
Il prezzo dell’oro ha registrato un incremento superiore al 50% nell’ultimo anno, segnando uno dei momenti più intensi per questo metallo prezioso. L’aumento ha generato un incremento dei movimenti di mercato e un ricorso più frequente alla vendita di gioielli per far fronte a spese impreviste come mutui, riparazioni dell’auto o sanzioni amministrative.
Un mercato diverso rispetto alla Penisola
Se nella Penisola la crescita delle vendite di oro è evidente, nelle Isole Canarie il fenomeno presenta caratteristiche particolari. I professionisti del settore parlano di un mercato più contenuto e meno dinamico rispetto a quello continentale.
Una dipendente di una gioielleria di Las Palmas de Gran Canaria racconta di non aver percepito un aumento significativo dell’affluenza, anche se riconosce che “si nota più movimento quando il prezzo dell’oro sale”. La differenza principale, spiegano gli operatori, è legata alla demografia e alle abitudini locali: “Il mercato è più attivo nella Penisola per una semplice questione di popolazione. Qui viviamo in un’isola”, sottolinea la professionista.
Quando la necessità prevale
Nonostante il mercato più piccolo, esistono periodi dell’anno in cui la compravendita di oro aumenta sensibilmente. Con quasi vent’anni di esperienza, la stessa dipendente osserva che la popolazione canaria non possiede grandi scorte d’oro e che molti hanno già venduto in passato. Tuttavia, alcuni momenti continuano a rappresentare picchi ricorrenti: settembre con le spese scolastiche, le festività natalizie e l’avvio dell’anno nuovo con la tradizionale “*cuesta de enero” (il difficile avvio economico del nuovo anno dopo le spese di dicembre) , quando cresce la necessità di un sostegno economico immediato.
Prezzi in aumento e maggiore attività
Un proprietario di un negozio “Compro Oro” conferma che le festività generano sempre un incremento di vendite, ma aggiunge che negli ultimi mesi ha osservato un movimento ancora maggiore dovuto all’aumento internazionale del prezzo dell’oro. Il metallo, infatti, ha vissuto una corsa importante, spingendo molte persone ad approfittare del momento.
Il contesto globale
L’oro sta attraversando uno dei suoi periodi più forti degli ultimi anni, con quattro mesi consecutivi di rialzi nei mercati internazionali e un valore di circa 4.000 dollari l’oncia. La situazione in Spagna rispecchia il trend globale: il grammo di oro a 24 carati si attesta oggi intorno ai 115–116 euro.
Gli esperti spiegano che la crescita è alimentata dall’aumento degli investimenti in lingotti, monete ed ETF, dalle acquisizioni dei banchi centrali e dall’incertezza economica e geopolitica internazionale.
Una tendenza destinata a proseguire
La combinazione tra prezzi elevati e necessità economiche spinge sempre più persone a considerare l’oro come una risorsa utile in momenti di difficoltà. Tuttavia, secondo gli operatori, nelle Canarie non si registra una vera e propria “febbre dell’oro” come nella Penisola. Il mercato resta più stabile, più piccolo e meno legato a questo metallo come forma di patrimonio familiare.
Ciò che appare chiaro è che, finché il valore dell’oro rimarrà vicino ai massimi storici, i negozi specializzati continueranno a essere un punto di riferimento per chi cerca in gioielli dimenticati un’opportunità concreta per ottenere un aiuto economico immediato.
Uno sguardo critico
Il fatto che molti canari, oggi come in passato, siano costretti a impegnare i propri gioielli di famiglia per far fronte alle spese quotidiane offre uno spaccato eloquente della realtà economica dell’arcipelago. La dinamica non riguarda soltanto momenti di emergenza, ma riflette un potere d’acquisto strutturalmente debole, incapace di sostenere i costi della vita ordinaria senza ricorrere a strategie di sopravvivenza finanziaria. Ogni anello venduto, ogni collana ceduta, racconta la stessa storia: salari insufficienti, risparmi ridotti al minimo, imprevedibilità economica e un modello sociale che costringe le famiglie a monetizzare il poco patrimonio personale rimasto.
È una fotografia nitida e, per molti versi, impietosa di un sistema che continua a reggersi sulla resilienza della sua gente più che su condizioni economiche realmente favorevoli.

















