Schermata 2016-07-16 alle 12.14.08La Virgen de La Candelaria: perché è nera?

di Ilaria Vitali

La Virgen de La Candelaria di Tenerife è famosa in tutto l’arcipelago canario essendone la patrona nonché una delle 7 patrone delle Comunità Spagnole.

Conosciuta anche come “el tesoro màs grande” dell’arcipelago, l’appellativo popolare “la Morenita” è quello che vogliamo indagare e che l’accomuna alle numerose immagini di Vergini nere dell’Italia, Francia, Polonia, Russia, Brasile, Turchia, Stati Uniti e Messico.

Da dove nasce e perché il culto della Vergine nera?

Molti studiosi concentrarono le loro ricerche sull’utilizzo dei colori scuri utilizzati per ritrarre il volto della Madonna fin dall’era cristiana, epoca da cui cominciarono a propagarsi tali immagini.


L’iconografia bizantina utilizzò i colori nero, bianco e rosso connotandoli di significato simbolico più che di somiglianza alla realtà.

Volti di Madonne nere cominciarono ad arrivare in Occidente soprattutto per essere preservati da sicure distruzioni in epoca iconoclasta, quando cioè si verificò una dura repressione da parte di una corrente cattolica che temeva che l’adorazione di icone potesse sfociare in una forma pagana di idolatria.

Grazie ai Crociati di ritorno dalla Guerra Santa, molti dipinti e opere bizantine vennero salvate dalla distruzione di un gran numero di rappresentazioni religiose considerate irriverenti.

I Templari in particolare diffusero le immagini della Vergine nera; Benedetto di Chiaravalle si rese protagonista di un commento, giudicato sconveniente, al Cantico dei Cantici, definendo la Madonna “nigra sed formosa” e “scura come le tende dei beduini”.

Ma una ulteriore e affascinante teoria vuole che la diffusione della Vergine Maria nera sia da imputare niente meno che a San Luca.

Certamente evangelista, San Luca da molti studiosi venne ritenuto anche un abile pittore, pur non essendoci prove che abbiano avuto un reale riscontro storico.

San Luca riportò nel suo vangelo una frase di Simeone riferita alla Vergine: “Maria, il dolore ti colpirà come colpisce una spada”.

Nell’utilizzo dei colori, il nero rappresentava il dolore così le Vergini nere altro non erano che Madonne addolorate.

Il nero quale simbolo per eccellenza dell’espressione del dolore era utilizzato anche in religioni precristiane.

I volti di Iside, sofferente per la morte di Osiride, e quello di Cerere, in lutto per la scomparsa di Proserpina, erano neri.

Con l’avvento del Cristianesimo i volti delle Madonne, e non solo, assunsero via via colori adattati alla realtà locale e la Vergine nera, per un certo periodo, venne considerata una Madonna impropria.

Nel caso della Virgen de La Candelaria esiste una affascinante leggenda che narra di un’apparizione della Madonna ai Guanches, la prima apparizione mariana delle isole Canarie avvenuta ben 95 anni prima della conquista spagnola.

Due Guanches che si trovavano allo sbocco del Barranco di Chimisay, nel comune di Güímar, erano intenti a ricoverare il bestiame in una grotta quando videro apparire su una roccia una figura di donna con bambino.

Impauriti le si avvicinarono tentando di ferirla ma vennero a loro volta inspiegabilmente feriti.

Chiesto aiuto, arrivarono altri testimoni dell’incredibile apparizione e quando i due pastori tentarono di toccare la donna, guarirono immediatamente.

Venne costruito così un santuario, adottato poi dagli spagnoli e spostato e ampliato, da dove cominciò la venerazione de la Virgen de La Candelaria.