schermata-2016-09-07-alle-11-27-00Le acque delle Canarie si stanno tropicalizzando

di Daniele Dal Maso

I dati ottenuti dal sistema di osservazione delle acque delle Canarie hanno rivelato che il mare dell’arcipelago è sulla via della tropicalizzazione.

Il cambiamento delle acque canarie è un fenomeno che da anni è sotto l’occhio attento degli esperti ma che ormai è evidente anche ai non addetti ai lavori.

Non solo infatti si segnala la comparsa graduale di specie prettamente esotiche ma anche la fioritura di alghe che provocano le cosiddette maree rosse, evento causato dall’aumento della temperatura dell’acqua, dall’acidificazione degli oceani e dalla diminuzione dell’ossigeno.

Il massiccio afflusso di meduse, segnalato a più riprese dai bagnanti nel corso degli ultimi anni, è un altro fenomeno inequivocabile del cambiamento nella biodiversità marina.


Da qui la necessità di attivare un sistema di sorveglianza costante e un database specifico per il monitoraggio delle specie minacciate dall’improvvisa comparsa di specie esotiche invasive in grado di alterare significativamente l’ecosistema delle acque canarie.

Il Red Promar, la Red de Observadores del Medio Marino en Canarias, è stato istituito circa un anno fa ed è costituito da 300 attenti osservatori e studiosi in grado di raccogliere dati importanti sui cambiamenti marini da inviare alla Direzione Generale di Protezione della Natura.

Unitamente agli osservatori è stato attuato un piano di protezione e di controllo sulle intossicazioni, gestito dalla Floraciones Algales Nocivas che ha l’obiettivo di preservare specie quali quella dello squalo angelo, l’angelote, che risulta uno degli esseri più minacciati dai cambiamenti dell’ecosistema.

Un mare che improvvisamente si tropicalizza è un evento che danneggia seriamente l’ecosistema presente mediante l’insediamento di specie definite aliene e provenienti da aree tropicali, del tutto estranee al mare che invadono per effetto del riscaldamento globale.

La futura depauperizzazione delle specie autoctone è il vero rischio cui le acque, in questo caso canarie, vanno incontro ed è motivo di grande preoccupazione per gli studiosi.