schermata-2016-09-15-alle-16-44-22di Ilaria Vitali

Sono 7 i milioni di euro investiti per la creazione di un nuovo mattatoio a Tenerife, il cui azionista  di maggioranza è proprio il Cabildo.

L’edificio attualmente adibito alla macellazione di animali destinati al consumo umano risale al 1993 e non solo risulta ormai superato in quanto a tecnologia ma non risponderebbe a tutti i requisiti necessari in materia di macellazione stabiliti dalla Comunità Europea.

La costruzione di un nuovo mattatoio rappresenta l’investimento economico più importante dell’isola riferito al bilancio approvato del 2016; ancora in fase progettuale, il nuovo edificio sorgerà nella zona di Los Rodeos e sarà costruito presumibilmente a partire dal 2017.

Nel frattempo rimarrà in funzione la vecchia struttura per garantire i servizi di macellazione oltre che gli stipendi del personale che vi lavora.

Nonostante il progetto del nuovo mattatoio non mancherà di far rabbrividire l’ampia schiera di vegetariani e vegani, il Cabildo informa che l’aumento dell’attività di macellazione in seguito all’aumentata domanda sul mercato di carne è stata nel 2015 del 2,28 % superiore rispetto a quella registrata nel 2014.


In particolare nel 2015 sono stati macellati a Tenerife oltre 3.000 bovini, 38.600 suini, 3.000 capre, più di un migliaio di pecore e 63.400 conigli.

Nel progetto è inclusa la creazione di due ulteriori impianti innovativi per convertire i rifiuti derivanti dalla macellazione in energia e fertilizzante, una infrastruttura di cui Tenerife sarà pioniera rispetto a tutto l’arcipelago.

Un ulteriore impianto sarà previsto per lo smaltimento e il riutilizzo dei cosiddetti “sottoprodotti” di origine animale, in particolare animali morti negli allevamenti non adatti al consumo umano per motivi commerciali o per difetti rispetto alle linee standard imposte dalla Comunità Europea.

Il progetto del nuovo mattatoio rientra in un più articolato piano di sviluppo che riguarda il settore agricolo, per il quale sono in corso studi relativi all’approvvigionamento idrico, quello degli allevatori e infine il settore della pesca.