pag21_golfCome perfezionare il vostro modo di pattare

“Il drive per lo spettacolo ed il putt per i quattrini” : questa battuta è diventata da tempo un vero e proprio luogo comune logoro e consumato come i tappetini del campo pratica dopo una gara!  Tuttavia, dobbiamo riconoscere che sintetizza in modo abbastanza preciso l’importanza di pattare bene, in particolare a livello professionistico. All’incirca il 50% dei colpi che giochiamo in un percorso sono putt, e se superiamo la media di 30/31 per giro rischiamo di morire di fame! I professionisti sanno bene che devono cercare di abbassare la media a 28/29 putt se vogliono vincere con regolarità i premi in denaro previsti nei Tornei. Quindi eccovi 10 consigli  per perfezionare il vostro modo di pattare.

7336-Come perfezionare il vostro modo di pattare1 Leggere i green
Dovete essere bravi a leggere i green ed a scegliere la linea giusta, e dovete imporvi di pattare dolcemente. Ma c’è di più che leggere correttamente la linea del green per riuscire ad imbucare un putt: si deve per esempio essere in grado di far rotolare la palla alla giusta velocità per essere sicuri che segua la linea scelta. Inoltre, la velocità impressa alla palla determinerà la traiettoria, e varrà la pena di tener presente due fattori importantissimi per la linea del putt:
a) Quanto più lentamente la palla si muove verso la buca, maggiore sarà l’influenza esercitata da qualsiasi pendenza. Di conseguenza, su un green lento, state più attenti alle pendenze in discesa che in salita.
b) Quando la palla è meno veloce i contorni della buca hanno un maggior effetto sulla direzione seguita dalla palla.

2 Il grip 
I migliori giocatori impugnano il putter in modo tale da assicurare che i palmi delle mani siano esattamente uno di fronte all’altro. Meglio avere la sensazione che il palmo della  mano destra sia rivolto verso la buca, così come il dorso della mano sinistra. Molti dei miei colleghi professionisti, per impugnare il putter usano il “reverse overlap” che  obbliga a posizionare l’indice sinistro sopra il mignolo destro e aiuta a sentire meglio il  lavoro delle mani che si muovono come se fossero una singola unità. Inoltre il “reverse overlap” fa tenere fermi i polsi durante il colpo. Questo  è il grip  migliore e le modifiche da  apportare sono minime. Per esempio se dovete giocare un colpo veloce in discesa, impugnatelo un po’ più basso così avete le mani più vicine alla palla per un maggior controllo sulla testa del putter.

3 Spessore del grip 
E’ importante avere un corretto spessore del grip, perché  può condizionare il modo di pattare. Se avete le mani piccole scegliete un putter con l’impugnatura sottile, mentre se le vostre mani sono grosse ed avete le dita lunghe, un’impugnatura più grossa potrebbe aiutarvi ad imbucare un numero maggiore di colpi.

4 Pressione delle mani 
Spesso mi si chiede come si deve  stringere un putter, io rispondo sempre “il più leggermente possibile”. Molti buoni pattatori hanno un grip leggero e questo dà loro un feeling maggiore quando la palla comincia a staccarsi dalla faccia del putter. Più si stringe l’impugnatura più si crea tensione nelle mani e quindi diventa più difficile effettuare un colpo dolce.


5 Allineamento 
Ritengo che questo sia un tema molto particolare, ci sono molti metodi per acquisire un ottimo allineamento. Se pensiamo che per effettuare un colpo normale con un qualsiasi ferro esistono 7 linee  che devono essere parallele al bersaglio (faccia del bastone, piedi, ginocchia, fianchi, braccia spalle e la linea degli occhi) Nel caso del Putt solo tre sono importanti, a mio giudizio, e sono la faccia del bastone, le spalle, e la linea degli occhi. Ricordatevi bene di mantenere queste tre linee sempre parallele alla linea di gioco.

6 Posizione della palla
Preferite mettere la palla piuttosto avanti rispetto allo stance, all’interno del piede sinistro, e quando siete in posizione puntate gli occhi direttamente sulla palla. Adattate uno stance ragionevolmente ampio con la palla verso il piede sinistro, ciò vi consentirà di effettuare un colpo basso sia nella fase del backswing che nell’attraversamento, il che vi assicura che la faccia del putter tocchi la palla leggermente in alto. Ciò conferisce al colpo un effetto di “overspin” che fa rotolare dolcemente la palla.

7 Sweet spot 
E’ utile conoscere qual’è il “sweet spot” (il punto migliore per l’impatto con la palla) del proprio putter, dal momento che questo condiziona la distanza e rende più facile il controllo della direzione. Il modo più facile per stabilire l’esatta posizione dello “sweet spot” consiste nel far rimbalzare la pallina sulla faccia del putter. Non soltanto lo “sweet spot” produrrà un suono più profondo, ma la palla rimbalzerà maggiormente. Dopo aver stabilito la posizione esatta, fate un segno sulla faccia del putter, in modo che siate sicuri di ricordare il punto preciso quando eseguite il colpo. E’ possibile anche assicurarvi una certa regolarità nel colpo, servendosi del numero stampato sulla palla o del logo del produttore usato come punto di riferimento.

7336-Come perfezionare il vostro modo di pattare8 I putter
Per trovare il putter giusto ci si può impiegare tutta la vita: ci sono dei giocatori invece che restano fedeli al primo putter che hanno comperato quando hanno iniziato a giocare. Personalmente sono dell’avviso che quello che si utilizza debba essere della lunghezza giusta ed avere il giusto angolo faccia/shaft. Questo angolo è importantissimo perché idealmente nella posizione di address, gli occhi dovrebbero essere sopra alla palla,  cosa impossibile se il bastone ha un Lie troppo Flat.

9 Pratica
La chiave per migliorare i putting corti è quella di avere maggiore fiducia nelle proprie abilità di imbucare. Allenatevi quindi praticando da una distanza non superiore a 60 cm. tanto per cominciare. Non smettete fino a che non sarete riusciti a mandare in buca tre putt consecutivi, dopo di che spostate la palla indietro di altri 20 cm. e continuate fino a che non riuscite, anche questa volta, ad imbucare tre putt consecutivi. Ripetete questo esercizio fino a che non raggiungete la distanza di un metro e mezzo o due metri dalla buca e ricordate che ogni volta che sbagliate dovrete ricominciare daccapo. Sui putt più lunghi la cosa più importante sulla quale bisogna lavorare è la valutazione della distanza. Non è possibile imbucare ogni putt eseguito da lontano, però ci si deve imporre di arrivare con il primo sufficientemente vicino alla buca, in modo tale da rendere il putt imbucabile. Prendete dunque tre palle e concentrate i vostri sforzi non nel cercare di imbucare direttamente ma di farle arrivare all’altezza della buca. In allenamento il vostro primo putt dovrebbe fornirvi l’informazione necessaria su come individuare la linea corretta; il secondo la giusta forza ed infine con il terzo putt dovreste riuscire quasi ad imbucare.

10 Competizione
Il modo migliore per rendere il vostro putt più ordinato mentre praticate, è quello di creare delle situazioni di competizione. Ho sempre pensato che una sfida di putting contro un amico, scommettendo qualcosa, aiuta sicuramente ad impegnarsi di più. Infatti penso che una cosa sia avere tre palle da imbucare, su una difficile pendenza da una distanza di più di un metro, magari con una deviazione a 15 cm. da destra a sinistra, ed un’altra invece è poter disporre solamente di una palla e di un po’ di scommessa puntati sul risultato.