tsunamiwaveIl più grande tsunami della storia si verificò a Tenerife

di Ilaria Vitali

Alla parola tsunami molti ormai rabbrividiscono.

La storia moderna ha assistito a cataclismi naturali recenti e le immagini che hanno fatto il giro del mondo nel 2004 dell’Oceano Indiano e nel 2011 del Giappone sono rimaste impresse nel collettivo.

A dispetto di quanto si tenda a pensare circa una ribellione naturale a ciò che l’uomo ha cambiato nell’ecosistema mondiale, i più disastrosi cataclismi della Terra sono avvenuti in epoche lontane, quando l’uomo era ancora un essere innocuo o addirittura non aveva ancora fatto la sua comparsa sul pianeta.

Un gruppo di ricercatori guidati dal professore di geologia Luis Ignacio Gonzalez di Vallejio dell’Università Complutense di Madrid ha scoperto di recente che uno dei più grandi tsunami della storia si è verificato a Tenerife, in un’epoca compresa tra i 150mila e i 170mila anni fa.


L’onda, che raggiunse un’altezza di 150 metri, ebbe origine in seguito ad una forte eruzione del vulcano Teide che provocò lo scorrimento di tutto il fianco nord di Tenerife verso il mare.

Le rocce e i detriti volarono in acqua ad una velocità di 150/200 km orari, generando così il devastante tsunami che inondò Teno, la Isla Baja, buona parte del nord di Tenerife e altre isole dell’arcipelago.

La scoperta, avvenuta grazie ad approfonditi studi nel corso di 12 anni, si è basata sull’analisi dei depositi lasciati dall’enorme onda anomala.

La domanda, sorta spontanea, è se esiste la possibilità che un evento così si possa ripetere nel futuro.

Il geologo si ritiene convinto che parlando di un futuro umano sia molto improbabile che si possa generare uno tsunami di tali proporzioni, ma non esclude, in quello che invece definisce futuro geologico, un reale rischio dell’evento, considerata la particolare struttura di isole come La Palma e Tenerife che da diverse decine di migliaia di anni presentano fratture in linea verticale che possono determinare un distacco roccioso.

Probabilmente quindi noi non assisteremo mai a un tale cataclisma ma, come afferma il geologo, le isole Canarie migrano verso un destino di sgretolamento progressivo tale da poter provocare di nuovo il fenomeno dello tsunami.