Las Palmas de Gran Canaria mantiene ancora alcune strade senza nome che rendono difficile l’orientamento della città e il senso di appartenenza dei vicini al quartiere. Queste strade sono segnalate da numeri come nel caso della Via 8013, in città i quartieri più colpiti sono Los Giles e La Suerte. L’associazione Tasate, che valorizza il patrimonio di Tamaraceite, San Lorenzo e Tenoya, ha lanciato un progetto per proporre insieme ai vicini la denominazione di questi spazi nel distretto che sono cresciuti nel tempo.

Foto Via 8013

Il presidente dell’associazione nata l’anno scorso, Yeray Castellano, spiega che si tratta di un processo di partecipazione dei cittadini. “Abbiamo raccolto proposte di nomi suggerite dai rappresentanti di quartiere e abbiamo anche intenzione di contare quante strade ci sono nel distretto con questo problema”, dice. Castellano aggiunge che il problema colpisce anche alcuni parchi, centri sportivi o piazze.

Le opzioni messe sul tavolo sono nomi di persone rilevanti nel quartiere mentre lottano per migliorare le condizioni della sua zona. “È un modo per raccogliere la storia dei vicini che hanno costruito il quartiere”, dice Castellano. L’associazione mira a rafforzare il senso di appartenenza degli abitanti e ad aumentare il legame con la zona. “Vogliamo evitare che le amministrazioni pubbliche impongano insegne senza consultare i vicini stessi, poiché questi spazi non sono radicati nella società”, dice Castellano.

Il presidente dell’associazione dà come esempio il caso di Tamaraceite, che con la crescita della zona le strade sono state nominate con artisti internazionali: “Un vicino ci ha detto che sarebbe stato molto più interessante includere canarini influenti nel mondo dell’arte nelle isole e che queste persone avrebbero donato alcune delle loro opere per fare una rappresentazione”. Castellano spiega che è stato un processo aperto in cui sono emerse proposte man mano che hanno parlato con i rappresentanti del quartiere.

Avendo più nomi di persone che di strade, il progetto avrà una mostra di foto e testi sulla storia delle persone coinvolte nei quartieri. Due studenti tirocinanti dell’esperto di governance e partecipazione dei cittadini dell’Università di Las Palmas de Gran Canaria (ULPGC) hanno contribuito al progetto. La studentessa Nina García, che rimarrà legata al progetto nonostante la fine del suo tirocinio, commenta che è necessario instillare la partecipazione fin dall’infanzia perché attualmente “la società è molto individualista”.