TAXIAbusivismo nei trasporti: nuova polizia a Tenerife

di Ilaria Vitali

Il fenomeno dell’abusivismo nei trasporti rappresenta una seria minaccia per la categoria di tassisti professionisti, regolarmente inquadrati fiscalmente e in possesso di idonea licenza.

L’attività illegale, che è comune a molti luoghi turistici nel mondo, a Tenerife si concentra principalmente nelle città di Adeje, Arona, San Miguel de Abona, Guía de Isora, Santiago del Teide, Granadilla de Abona, Puerto de la Cruz, La Laguna e Santa Cruz de Tenerife, vale a dire dove i turisti si muovono con più frequenza.

L’abusivismo opera direttamente in loco, aeroporti, hotel, luoghi di partenza per escursioni, dove privati con i propri veicoli attendono ignari turisti con i quali contrattano i prezzi delle corse, bypassando i tradizionali sistemi di prenotazione e soprattutto le tariffe normalmente applicate.

Il Cabildo di Tenerife a tal proposito ha formato 30 nuovi agenti di polizia per combattere l’intrusione degli abusivi nelle zone di massimo flusso turistico.


Il nuovo corpo di polizia sarà composto da agenti più qualificati in grado di agire in maniera efficace contro il fenomeno dell’abusivismo e ovviando al problema che si era presentato precedentemente di agenti non sufficientemente preparati e formati che emettevano sanzioni facilmente contestabili (e quindi annullabili) in sede processuale.

I 30 nuovi agenti saranno distribuiti nelle 9 zone turistiche di Tenerife dove il fenomeno è più frequente; essi saranno in grado di emettere speciali avvisi di denuncia che si tramuteranno in Tribunale in multe severe, e di porre un fermo amministrativo ai veicoli incriminati.

L’Amministrazione prevede di incrementare il servizio mediante l’introduzione di una banca dati on line che favorirà lo scambio di informazioni tra i diversi comandi di polizia nonché l’immediata identificazione di eventuali soggetti già segnalati per abusivismo.

E per coloro il cui veicolo risulterà recidivo nell’esercitazione abusiva di servizio taxi, la sanzione sarà ancora più salata.

Una vera e propria task force, quella istituita a Tenerife, dovrebbe quindi tutelare maggiormente non solo i turisti ma anche e soprattutto la categoria dei “regolari”.