Schermata 2016-07-29 alle 19.10.49SPAGNA: tante luci & l’ombra dell’ingovernabilità

di Dott. Riccardo Barbuti

Scrivo questo articolo facendo il punto della situazione politico economico spagnola, nei giorni seguenti alla visita del Presidente Obama e della fine dei primi incontri post elettorali del Presidente in funzione Rajoy con i leaders degli altri partiti spagnoli. Tutte le forze politiche spagnole si dichiarano contrarie all’ipotesi di una terza elezione politica in novembre, però allo stesso tempo il compito di Rajoy, di ottenere una maggioranza per passare la seduta di Investitura ed approvare il Presupuesto statal del 2017, allo stato attuale sembra quasi una missione impossibile. Tutto questo visto dagli occhi di un italiano “suena muy estraño”. Infatti i dati macroeconomici spagnoli usciti a cavallo della fine di giugno e l’inizio di luglio 2016 sono stati a dir poco fenomenali. Crescita economica 2016 vicina al 3%, 100.000 nuovi occupati a giugno 2016 con il PARO (disoccupazione) in costante diminuzione dai massimi del 2012.  Un boom turistico in atto almeno da tre anni che sta creando occupazione e ricchezza e ha fatto segnare anche una brutale ripresa del mercato immobiliare, con compravendite in crescita anno su anno del 29%, ed un 20% di esse con soldi di investitori stranieri e con hipotecas (mutui) sempre più facilmente erogati dalle banche spagnole magistralmente risanate dopo la crisi del 2007.


Sono dati macroeconomici molto positivi, paragonandoli alla crescita economica asfittica italiana e all’1,5% di crescita economica snocciolato nelle prime conferenze stampa dal nuovo Premier inglese Theresa May,  chiamata a sostituire Cameron dopo il voto favorevole al Brexit. Proprio le conseguenze del Brexit (gli inglesi sono il primo mercato turistico spagnolo), ed il perdurare dell’ingovernabilità, se si dovesse andare in novembre a nuove elezioni politiche, sono le ombre maggiori che potrebbero oscurare la poderosa ripresa economica spagnola iniziata nel 2013.