Si tratta di un nuovo percorso escursionistico a Teror, noto per le sue scale in legno e che corre lungo il sentiero di El Álamo. Il Comune di Teror lo ha attivato per promuovere la bellezza dei suoi anfratti ed il turismo attivo. La domenica il Paese ospita anche il mercato. 

Dati del percorso Sentiero El Alamo (Teror) – Si tratta di un sentiero corcolare la cui difficoltà è moderata, le uniche difficoltà sono le scale molto verticali e dove bisogna fare attenzione per i piccoli bambini e per chi soffre di vertigini. Il resto non presenta alcuna difficoltà. La distanza da percorrere è di poco più di sei chilometri. Poiché il punto di altitudine maggiore si trova a 703 m.s.l.m., mentre quello più basso a 569 m.s.l.m., il dislivello, tanto in salita che in discesa, è di 134 m. Il punto di partenza, che è anche il punto di arrivo, è la piazza del Pino. Il tempo di percorrenza è di circa tre ore.

Vediamo come raggiungere l’inizio del percorso: per arrivare all’inizio del percorso bisogna arrivare a Teror, ridente cittadina al centro di Gran Canaria e nota per la sua Basilica dove è custodita l’immagine della Virgen del Pino, patrona dell’isola di Gran Canaria. Le rotte più comuni per arrivarci, partendo da Las Palmas de Gran Canaria, sono la GC-21, passando per Tamaraceite e la GC-3 verso Arucas e dopo averla attraversata, prendere la GC-43 verso Teror (il tutto circa 21 km). In paese sono presenti diversi parcheggi, sia gratuiti che a pagamento. Se decidete di andare la domenica, sappiate che ci sono più problemi di parcheggio perché la domenica c’è il mercato che attira molti visitatori. L’inizio (e l’arrivo del percorso) si trova vicino al parcheggio sotterraneo in Avenida Néstor Álamo. Ho posto l’inizio davanti alla Chiesa di Teror, in Plaza de Nuestra Señora del Pino. Lasciamo la piazza, voltando le spalle alla Basilica, alla nostra destra lungo la strada che scende e passa davanti alla piazza Teresa Bolívar. Continuiamo dritti lungo via Los Viñátigos e attraversando un paio di strade arriviamo in via Ignacio Quintana Marrero. A questo punto la strada (in discesa) curva a sinistra e non ci sono case alla vostra destra. In poco tempo raggiungiamo l’incrocio con Calle Real del Álamo dove giriamo di 180 gradi a destra (come in un tornante). In pochi metri la strada passa sopra il dirupo di Teror che ancora oggi porta dell’acqua.

Proseguiamo lungo una strada asfaltata, molto stretta e, nonostante sia poco trafficata, bisogna percorrerla con molta attenzione. Dopo pochi metri arriveremo a un bivio con tre opzioni: dritto, sinistra e destra. Quello a sinistra è il sentiero per La Fuente e a destra si continua per il Camino Real del Álamo. Noi proseguiamo dritto per entrare in Via Monteverde. Come riferimento per questo incrocio abbiamo un segnale stradale dove è scritto «Strada senza uscita». Ancora 90 metri e lasciamo l’asfalto, alla nostra destra attraverso un varco tra un grande cancello metallico di una fattoria e la recinzione stradale. Non ci sono indicazioni quindi bisogna prestare attenzione al luogo perché lì lasceremo l’asfalto e inizieremo la discesa verso il burrone. Abbiamo fatto, dall’inizio del percorso, 650 metri su asfalto. Ora l’intera passeggiata sarà lungo il greto del burrone e alla fine torneremo sull’asfalto per tornare a Teror.

Verso la metà della discesa troviamo davanti a noi un edificio, quindi il sentiero gira a destra. La discesa verso il burrone avviene lungo un sentiero cementato e sfalsato all’inizio che termina in pochi metri quando vediamo un muretto a secco alla nostra destra e davanti a noi un piccolo ponte chiamato “El Muñigal”. Pochi metri prima del ponte svoltiamo a sinistra per scendere ancora un po’ lungo un sentiero sterrato e siamo giunti nel letto del burrone. Da qui avanziamo attraverso il letto della gola senza alcun problema, qualche piccolo ostacolo naturale, tipico della zona come tronchi d’albero caduti, una frana di sassi sul versante sinistro, un filo d’acqua che scorre in alcune zone, un po’ di fango e poco altro, ma tutto facilmente superabile. Non avremo neanche problemi di orientamento per la quasi totale inesistenza di incroci, seguendo il letto sempre dritto fino alla fine. Il sentiero attraverso il burrone è comodo, praticamente privo di pendenze tranne le due che passeremo utilizzando le scale appositamente predisposte. Queste due scale artificiali facilitano il superamento di due quote abbastanza impegnative. La prima scala appare quando si percorre il primo chilometro della giornata ed è la più grande delle due, alta 4 metri e realizzata in metallo, con gradini in legno e un corrimano in corda spessa. Salendo con cautela non ci sono difficoltà.

L’altra scala la incontriamo un chilometro dopo. Essendo il dislivello da superare minore del precedente, la scala è più piccola e facilmente superabile. In entrambi i casi, le cascate dietro le scale possono presentare un rivolo d’acqua.


La vegetazione che si incontra è molto varia poiché si vedono molte specie vegetali come eucalipto, nasturzio, fico d’India, canne, felci e molte altre. A livello popolare, non c’è dubbio che l’attrazione principale sia, curiosamente, i due elementi artificiali, sopra descritti, per superare i due grandi pendii del burrone. Superata la seconda scala, passiamo sotto un ponticello (senza protezione) e poco dopo raggiungiamo una zona un po’ più ampia rispetto al resto della zona percorsa e dove vediamo l’unico bivio del tragitto, noi proseguiamo dritti, lungo il letto del burrone senza deviare a detto bivio.

Un’altra curiosità che vedremo più volte lungo l’alveo del fiume sono alcuni tronchi d’albero posti orizzontalmente e raggruppati in piccolo numero (due o tre) e sorretti da altri tronchi più piccoli posti verticalmente.

Passiamo ora sotto un ponte che sostiene il passaggio della strada sopra il burrone. È conosciuta come “La Molineta“. Poco dopo vediamo alcuni pilastri che sorreggono quello che sembra un canale d’acqua che attraversa la gola da una parte all’altra. Pochi metri prima di questa struttura svoltiamo a sinistra di 180 gradi per salire una breve rampa che ci conduce su una strada asfaltata dove inizieremo il nostro viaggio di ritorno. Prima potremmo approfittare del posto per riposarci. Giunti all’asfalto svoltiamo a sinistra per attraversare, ormai al suo culmine, il ponte “La Molineta”. Superato il ponte, giriamo a destra e seguiamo un sentiero asfaltato fino al paese di Teror. Ora ci troviamo su una strada secondaria poco trafficata che collega alcuni quartieri del Teror con il paese. Questo primo tratto è in salita fino a raggiungere un piccolo incrocio sul lato sinistro del quale ci informa che siamo a “El Quebradero”. Proseguiamo dritti e inizia una leggera discesa. Dopo circa 250 metri raggiungiamo un nucleo di case noto come “El Álamo“. Sulla destra c’è la maggior parte delle case e sulla sinistra vediamo un campo sportivo e un luogo sociale di quartiere. Dopo queste due installazioni di fronte abbiamo un bivio. Possiamo proseguire dritti o svoltare a sinistra passando a lato dei locali sociali. Entrambe le direzioni sono valide perché corrono parallele e pochi metri dopo si incontrano. Dopo circa sessanta metri, giriamo a destra per entrare nella via «Pintora y escultora Pino Falcón». Dopo 230 metri questa strada termina ad un incrocio dove giriamo a sinistra per entrare in via “Paseo La Ligueña”. Avanziamo per 350 metri fino all’incrocio con il “Paseo de Florián“. Un’altra svolta a destra per accedere a detta via. Percorriamo 500 metri e arriviamo all’incrocio con via “El Chorrito” dove giriamo ancora a destra, ignorando a sinistra la strada che sale, “Las Peñas”. Dopo altri 450 metri raggiungiamo via “Obispo Marquina” con il Palazzo Vescovile alla nostra sinistra e davanti a noi il retro della Basilica del Pino da dove eravamo partiti.

Naturalmente, chi per il pranzo vorrà servirsi di un ristorante dovrà prendere la macchina e spostarsi per tratti relativamente brevi (circa 10 km) per raggiungere i seguenti ristoranti (al solito il responsabile dei consigli dei ristoranti e Trip Advisor):

Ristorante Cómo como 15 – Voto: 4,7

Indirizzo: Calle Manuel Sanchez Arencibia 15, 35330 Teror, Las Palmas

Telefono: 639 844 463

Ristorante El Encuentro de Teror – – Voto: 457

Indirizzo: Plaza Nuestra Señora del Pino, 7, 35330 Teror, Las Palmas

Telefono: 928 613 786

Risorante El Secreto de Teror – Voto: 4,7

Indirizzo: Cam. del Mesón, 35, 35330 Teror, Las Palmas

Telefono: 928 630 807

 

di Stefano Dottori