La Polizia e la Sorveglianza Doganale, intercettano gli stupefacenti su una barca a vela in mare…

Un nuovo colpo al traffico internazionale di droga nelle acque vicine alle Isole Canarie. La Polizia Nazionale (CNP) e la Sorveglianza Doganale dell’Agenzia Fiscale hanno confiscato e scaricato ieri due tonnellate di cocaina nel porto di Las Palmas. La droga era a bordo di una barca a vela che è stata intercettata in alto mare ed è stata confiscata al Muelle Deportivo de Las Palmas de Gran Canaria.

Palmas de Gran Canaria.

L’operazione antidroga è condotta da un tribunale galiziano ed è stata dichiarata segreta dal magistrato inquirente. Fonti coinvolte nell’operazione messa in atto nel porto di La Luz hanno confermato che la sostanza sequestrata è cocaina, per un peso totale di “migliaia di chili”.

Il carico di droga non è ancora passato alla bilancia, ma il volume e la quantità delle balle indicano un peso di circa due tonnellate, secondo altre fonti consultate. Gli agenti hanno arrestato l’equipaggio della barca a vela, lunga 15 metri e attraccata al Muelle Deportivo del capoluogo di Gran Canaria.

Massima segretezza

La barca a vela è rimasta tutta la mattina nel Muelle Grande del porto di Las Palmas, sorvegliata dai membri dell’Unità di Prevenzione e Reazione (UPR) della Polizia Nazionale. L’operazione è iniziata nelle prime ore del giorno e si è conclusa poco prima delle due del pomeriggio, quasi sette ore di lavoro in cui la Sorveglianza doganale ha scaricato la droga e la Sanità ha effettuato i relativi test per verificare che si trattasse di cocaina, tra le altre indagini.

L’intervento della polizia, avvenuto alla fine della Muelle Grande, è stato discreto, senza giornalisti o spettatori sul tratto finale della Muelle Grande, tanto da passare inosservato tra il trambusto del porto. Con la stessa disinvoltura, la barca a vela è stata poi trasferita al Muelle Deportivo, dove rimane accanto al pontone riservato alle imbarcazioni di soccorso marittimo.

La barca a vela confiscata ai narcotrafficanti non reca alcun nome all’esterno, cosa comune nel contrabbando di droga. A quanto pare ha un solo motore a bordo e sul ponte ci sono quattro taniche di benzina.


Precedenti

Negli ultimi mesi, tre carichi di cocaina sono stati sequestrati nel porto di La Luz. La più recente di queste operazioni ha avuto luogo il 18 novembre, quando la Guardia Civil, in coordinamento con la Sorveglianza Doganale dell’Agenzia delle Entrate, ha individuato 125 chili di cocaina nascosti in vari pacchetti, che erano tutti alloggiati nella parte sommersa dello scafo di una nave mercantile proveniente dal Brasile.

In precedenza, il 30 giugno, la Guardia Civil ha arrestato uno stivatore per aver tentato di estrarre 13 chili di cocaina nascosti in un container nel porto di Las Palmas. La merce, come nel caso precedente, proveniva dal Brasile e il lavoratore portuale stava manipolando i condotti di ventilazione di uno dei container dove è stato arrestato.

La terza operazione è stata effettuata il 23 maggio, sempre nelle strutture portuali della capitale di Gran Canaria. La Guardia Civil e l’Agenzia delle Entrate, dopo aver monitorato e seguito una nave sospetta, hanno riscontrato delle discrepanze in relazione alla merce dichiarata, che proveniva dal porto di Santos (Brasile) e aveva pianificato di proseguire verso il continente africano dopo il trasbordo nel porto di La Luz. All’interno del container a bordo della nave c’erano 500 sacchi di zucchero bianco, dieci dei quali contenevano 225 chili di cocaina.

La Redazione LGC